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Grecia – Turchia: discusso muro “anti immigrati”

Incontro tra il primo ministro George Papandreou il collega Recep Tayyip Erdogan Istanbul, 8 gennaio 2011 – Il primo ministro greco George Papandreou ha incontrato il collega turco Recep Tayyip Erdogan a Erzurum, nella Turchia orientale, in una visita incentrata sul riavvicinamento fra i due paesi divisi da storiche rivalita’.

Pianificato da tempo, l’incontro avviene dopo il recente annuncio greco della costruzione di un controverso muro di 12,5 chilometri alla frontiera con la Turchia per fermare l’ingresso di migranti illegali.Sulla questione non vi sono state dichiarazioni pubbliche, ma fonti diplomatiche greche hanno riferito che il tema e’ stato affrontato in maniera cooperativa e che le due parti avranno "incontri tecnici" sul flusso dei migranti.

"Dobbiamo dimenticare le rivalita’ e i pregiudizi del passato. Il potenziale dei nostri cuori e’ grande cosi’ come quello della nostra cooperazione", ha detto Papandreou, citato dal quotidiano turco Hurriyet. Papandreou and Erdogan hanno parlato all’inaugurazione dello stadio che ospitara’ i Giochi invernali dell’Universiade 2011. Il primo ministro greco ha ribadito in quest’occasione il suo appoggio alla candidatura turca per le Olimpiadi 2020. "Stiamo facendo importanti sforzi per trasformare l’Egeo in un mare di pace e amicizia", ha dal canto suo dichiarato Erdogan. Papandreou e’ poi anche intervenuto alla conferenza degli ambasciatori turchi. Il riavviciamento fra i due paesi e’ inziato lo scorso maggio, con una storica visita di Erdogan in Grecia.

Riguardo al muro che la Grecia vuole costruire nell’area di confine di Evros, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha ricordato nel consueto briefing bisettimanale alla stampa la sua "preoccupazione quando gli stati propongono misure atte a impedire l’ingresso sul loro territorio di migranti irregolari senza che allo stesso tempo vengano date garanzie concrete per coloro che cercano protezione internazionale".

"Benche’ ogni Stato abbia il diritto di controllare le proprie frontiere – nota l’Unhcr- e’ chiaro che fra coloro che attraversano il confine turco per entrare nell’Unione Europea vi e’ un numero significativo di persone in fuga da violenza e persecuzioni. E’ dunque di vitale importanza instaurare meccanismi di controllo delle frontiere che tengano conto dei bisogni di protezione delle persone".

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