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Grillo in Europa cerca Farage, accordo col partito anti immigrati

I leader del M5S incontra  il numero uno dell’Ukip per formare un gruppo comune all’Europarlamento. Grillini spiazzati: “Non siamo xenofobi”

Roma – 29 maggio 2014 –Per il suo esordio in Europa, il Movimento 5 Stelle cerca partner anche tra chi ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei suoi cavalli di battaglia.

Ieri Beppe Grillo ha pranzato a Bruxelles con Nigel Farage, leader dello United Kingdom Independence Party (UKIP), la formazione euroscettica che ha incassato una bella vittoria alle ultime elezioni nel Regno Unito. I due, si legge in una nota dell’Ukip, “hanno discusso su una futura relazione che potrebbe portare alla formazione di un nuovo gruppo al Parlamento Europeo”.

Entrambi i leader si sono trovati d’accordo “sull’importanza della democrazia diretta in Europa per portare un cambiamento”. E hanno “enfatizzato che tutti i partiti politici in un potenziale nuovo gruppo dovrebbero avere la libertà di fare campagne e votare come vogliono all’interno di una cornice di accordo di base”. “Siamo ribelli con una causa, e fischieremo mentre marciamo” ha detto Grillo.

Bisognerà adesso vedere se da quella “cornice di accordo di base” rimarrà fuori l’immigrazione o se le fischiettanti marcette saranno anche contro gli immigrati. Nel suo programma per le europee, come del resto in quello per le ultime politiche, il M5S non toccava proprio questo tema, invece l’UKIP chiede a gran voce di chiudere le frontiere, anche ai cittadini comunitari, e più volte è stato accusato dagli avversari di essere un partito xenofobo.

“Vogliamo riprendere il controllo dei nostri confini e dell’immigrazione, cosa possibile solo uscendo dall’Ue” c’è scritto nel programma pubblicato sul sito del partito inglese. Inoltre, “gli immigrati devono mantenere finanziariamente se stessi e i loro familiari per cinque anni. Significa assicurazione sanitaria privata (eccetto le cure d’emergenza), educazione privata e case private. Dovrebbero mettere soldi nel salvadanaio prima di prenderne”.

L’Ukip propone anche un “sistema di visti a punti e permessi di lavoro a tempo” e ritiene che “la prova di un’ assicurazione privata deve essere una precondizione per l’ingresso di migranti e turisti nell’Uk”.

L’abboccamento con l’Ukip del leader del M5S ha spiazzato gli stessi parlamentari grillini, che fino a oggi hanno  mostrato più aperture che chiusure sull’immigrazione. L’abolizione del reato di immigrazione clandestina, ad esempio, è nato da un loro emendamento e anche un disegno di legge del M5S propone una significativa riforma della cittadinanza dedicata alle seconde generazioni.

“Tutti scrivono che quello di Farage è un partito xenofobo, il nostro no. Noi dobbiamo andare a confrontarci sui temi, ovviamente non su idee diverse dalle nostre. Noi non siamo xenofobi" ha detto il capogruppo M5S alla Camera Giuseppe Brescia, aggiungendo che "proporremo sempre alla Rete di pronunciarsi sulla formazione di un gruppo per essere incisivi in Europa. E’ scritto nel regolamento”.

Preoccupatissima la deputata M5S Giulia Sarti: “Appena ho saputo dell'incontro di Grillo con Farage ho pensato: perchè l'Ukip? La sua campagna elettorale l'ho schifata più ancora di quella della Le Pen. Poi se il Movimento facesse un gruppo con l'Ukip, saremmo anche costretti, noi qui in Italia, a votare contro le loro posizioni in Europa, ad esempio sull'immigrazione''.

Elvio Pasca
 

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