Si celebra la nascita, l’illuminazione e l’accesso al Nirvana di Buddha
Roma – 19 maggio 2008 – Domani i buddisti celebrano la loro festa più importante, il Vesak. Si festeggiano la nascita, l’illuminazione e l’accesso al Nirvana di Buddha. Tradizionalmente la festa cade nel plenilunio di maggio, ma molte tradizioni vogliono sia data particolare importanza all’intero mese. Inoltre, nel mondo buddista non esiste un calendario uniforme, alcune feste vengono celebrate secondo date fisse, altre seguono le fasi lunari e quindi variano di anno in anno.
Tra i Paesi asiatici in cui la cerimonia del Vesak è una festa pubblica ci sono lo Sri Lanka, la Malesia, la Thailandia, il Singapore, il Nepal, la Sierra Leone, la Cambogia. In Italia, quest’anno, cade due volte perché ci sono due pleniluni durante il segno del Toro: il 20 aprile e il 20 maggio, alle 4.11. Tra le comunità di immigrati, la festeggeranno soprattutto gli srilankesi.
Siddhārtha Gautama chiamato Buddha, che significa “il risvegliato” o “l’illuminato”, è il fondatore del buddismo. Visse nel nord dell’India. La sua data di nascita e quella della sua morte sono ancora motivo di discussione. Ma il periodo in cui visse è compreso tra il 600 a.C. e il 400 a.C. In ogni caso, secondo la tradizione indiana, il principe Siddhārtha nacque a Lumbini Grove nel giorno di luna piena del mese lunare di Vesak. E nel plenilunio del medesimo mese, trentacinque anni dopo, giunse alla buddhità a Uruvela in una località oggi chiamata Bodhgaya. Infine, nel giorno di Vaisakha Purnima, trapassò a Kushinagar, a nord est di Benares, nel parinirvana all’età di ottant’anni, data dalla quale si fa partire il computo dell’Era Buddista.
In virtù del suo altissimo livello spirituale, Buddha era libero dalla necessità di tornare a reincarnarsi sulla Terra. Raggiunse il Nirvana, ma prima di varcare la soglia dell’eterna beatitudine, si volse a guardare il mondo degli uomini. Li vide tormentati dalla fame, dalle lotte, dalle malattie, dall’ignoranza. Mosso a compassione per loro, pronunciò la "Grande Promessa" ossia di tornare, ogni anno, per portare a tutti il suo aiuto e la sua benedizione.
In Italia il Vesak è sempre stato un momento di incontro per le comunità di praticanti, un momento di preghiera comune, di studio e approfondimento del buddhismo e delle sue relazioni con la società italiana, oltre che un’occasione di festa. L’Unione buddista italiana ha preparato un ricco programma di eventi per celebrarlo a Verona dal 20 al 31 maggio: la cerimonia tipica del Vesak, rassegne cinematografiche, incontri nelle scuole, una mostra d’arte spettacoli di danze rituali dei monaci di Gaden e danze sacre, la costruzione del “Mandala”. Scarica il programma.
Stasera alle 20, al centro studi Tibetani di Milano (Via P. Martinetti 7) sarà inaugurata la mostra fotografica “Ladakh ieri e oggi”. Alle 20.30, “Puja” e benedizione di lunga vita. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 340 0852285.
A.I.