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I massaggiatori ambulanti diventano fuorilegge

Un’ordinanza del ministero della Salute vieta i massaggi in spiaggia. “Ambiente inappropriato, creme pericolose e scarsa igiene. Si rischiano infezioni e danni alla pelle”

Roma – 14 luglio 2011 – Anche quest’estate spiagge italiane off limits per i massaggiatori ambulanti. Per il quarto anno consecutivo, in nome della  “tutela  dell’incolumità pubblica” il ministero della salute ha deciso di vietare le prestazioni offerte da questi lavoratori, il più delle volte immigrati.

Un’ordinanza in vigore da ieri spiega che “lungo i litorali marini,  lacustri  e  fluviali”, nonche’  nelle loro vicinanze, “è  vietato  offrire,  a  qualsiasi  titolo, prestazioni, comunque denominate riconducibili a massaggi estetici  o terapeutici da parte dei soggetti ambulanti”.  Saranno i Comuni, e quindi i vigili urbani,  a far rispettare il divieto.

Il testo dell’ordinanza verrà affisso in tutte le Asl e all’ingresso di ogni esercizio commerciale o ricreativo che si trova ungo i litorali, come ad esempio gli stabilimenti balneari. Nell’opera di prevenzione sono coinvolti anche i gestori delle spiagge, che se  avvistano massaggiatori ambulanti dovranno avvisare autorità.

Ma che pericolo c’è a farsi massaggiare per dieci euro sotto l’ombrellone? Il ministero della Salute segnala che queste prestazioni si svolgono in un ambiente non appropriato e con  “oli, pomate,   creme e unguenti” dall’origine oscura che potrebbero danneggiare la pelle. Inoltre, se il massaggiatore non ha le mani pulite potrebbe trasmettere infezioni cutanee, come verruche e dermatofitosi.

Elvio Pasca

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