La leader del FN rinviata a giudizio per un paragone tra le preghiere per strada e l’invasione tedesca della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale. “È comunque un’occupazione”
Parigi – 23 settembre 2015 – I musulmani che pregano per le strade francesi quando le moschee sono piene come gli occupanti nazisti che per quelle stesse strade marciavano durante la seconda guerra mondiale. È il paragone che costerà un processo per razzismo a Marine Le Pen, leader del Front National.
I fatti risalgono al 2010, quando la signora dell’estrema destra francese, durante una campagna elettorale a Lione disse: “Mi spiace, ma per quelli che amano davvero parlare della Seconda Guerra Mondiale, se parlassimo dell’occupazione, potremo parlare di questo (le preghiere per strada ndr) , perché è chiaramente un’occupazione del territorio”.
“È un’occupazione di sezioni del territorio, di quartieri nei quali si applica la sharia, è un’occupazione” insistette Le Pen. “Non ci sono carri armati, non ci sono soldati, ma è comunque un’occupazione, e pesa sulle persone”.
Ora la procura di Lione ha ottenuto il rinvio a giudizio per “incitamento alla discriminazione religiosa”. Il processo è fissato per il 20 ottobre.
“È uno scandalo che un leader politico possa essere processato per aver espresso le sue opinioni” ha commentato Marine Le Pen. “Quelli che denunciano il comportamento illegale dei fondamentalisti rischiano di essere processati più dei fondamentalisti che si comportano illegalmente”.