Roma, 12 novembre 2011 – “Gli sketch di Zlatan lo zingaro sono razzisti, veicolano i peggiori stereotipi contro la nostra comunità”.
Gazeta Românească, il settimanale dei romeni in Italia, punta il dito contro il personaggio interpretato da Alan Caligiuri nella trasmissione “lo Zoo” di Radio 105. Zlatan, presentato come “l’uomo che ha passato la vita nella purcheria”, spaccia droga, ruba, chiede il pizzo, sfrutta minori e prostitute. Ha anche inciso una canzone in cui la Romania diventa “Zingaria”, canta: “prendo coltello, faccio bordello” e invita a rapinare e sgozzare.
Secondo il giornale ce n’è abbastanza per giustificare una segnalazione all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e tutti i lettori che si sentono offesi da Zlatan sono invitati a fare lo stesso, anche attraverso il portale Gazetaromaneasca.com. L’obiettivo è bloccare quella che per la comunità è istigazione al razzismo.
“Satira o meno, Zlatan veicola un messaggio razzista e insulta tutta la comunità” commenta Sorin Cehan direttore di Gazeta Românească. “Forse l’autore vuole ridere degli stereotipi, ma così non fa altro che rafforzarli. I giovani che ascoltano il programma o la canzone non cambieranno certo idea sui romeni, che nell’immaginario collettivo è già pessima. È strano: in Italia se dici la barzelletta sulle suore sei blasfemo, se dici una cosa razzista sui romeni fai satira”.
LA REAZIONE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI ROMENO
Il Ministero degli Esteri romeno, in una nota di oggi 12 novembre, condanna la canzone e comunica la richiesta da parte dell’Ambasciata romena, di vietarne la diffusione.
Il ministro degli affari esteri romeno, Teodor Baconschi “condanna l’utilizzo delle battute rivolte ai cittadini romeni nelcontesto di una trasmissione radio italiana (radio 105) e di una canzone promossa dal suddetto canale radio, durante la quale il conduttore interpreta un personaggio che svolge attività delinquenziali e che viene dalla Zingaria, Romania o Albania”.
“Anche se si tratta di satira, gli stereotipi negativi con i quali sono identificati dei cittadini romeni rappresentano una generalizzazione non giustificata e un gesto che va condannato, soprattutto in seguito al fatto che la promozione di tali stereotipi può avere come conseguenza la discriminazione di un’intera comunità, quella romena”.
Inoltre, il comunicato del Ministero di Bucarest annuncia che “l’Ambasciata romena a Roma si è attivata e segnalerà all’UNAR la canzone, per condannare il tono usato e per richiedere di divieto di trasmetterla in onda”.
“Si ribadisce il fatto che ministero degli affari esteri condanna con fermezza ogni forma di discriminazione collettiva e di xenofobia, el’utilizzo di messaggi e stereotipi di carattere discriminatorio verso i cittadini romeni. Consideriamo che tali manifestazioni non fanno altro che sostenere e sviluppare un clima di ostilità verso i romeni, attraverso la pubblicazione e la diffusione di stereotipi negativi che hanno un impatto negativo sull’intera comunità”.