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I vescovi: “Italia già multietnica, è un valore”

Crociata (Cei):"la pluralità è un valore". “Franceschini: "Dal governo disgustosa campagna elettorale" Roma – 11 maggio 2009 –L’Italia è già un Paese multiculturale. Lo ricordano al premier, dopo le parole di sabato scorso, anche i vescovi.

"L’ Italia vive già e non da oggi una realtà di intercultura e corollario di questa convinzione e’ che tutto deve essere inserito in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria garanzia per l’integrazione" precisa mons. Mariano Crociata,  segretario generale del Conferenza Episcopale Italiana.  Per Crociata,"la pluralità è un valore", "Il problema è invece il modo in cui le culture e le presenze si rapportano"» perché "non si cresce insieme in una accozzaglia disordinata e sregolata".

Continua, intanto, il fuoco di fila dell’opposizione.

"Questa cosa dei respingimenti dei clandestini – ha detto ieri il segretario del Pd Dario Francheschini – viene usata dal governo per far scomparire dalle pagine dei giornali altre vicende, per far spostare i riflettori dalle vicende personali di Berlusconi e dalle vicende politiche del governo, a costo di farla pagare a qualche neonato. E io trovo orrendo che si usino i drammi delle persone per cavalcare un argomento popolare". E’, insiste il leader democratico, "un modo abbastanza disgustoso di fare campagna elettorale".

"Penso che chi guida il nostro Paese – attacca Pier Ferdinando Casini  (Udc)- non debba fare demagogie o compiacere la Lega ma risolvere i problemi. Dire no a una societa’ multietnica significa ottenere un risultato: chiudere le nostre fabbriche, non avere collaborazione per i nostri anziani, delineare una società che non esiste".

"Forse Berlusconi non se n’e’ accorto ma l’Italia e’ gia’ un paese multietnico. Milioni di lavoratori stranieri contribuiscono a creare il nostro Pil, pagano le nostre pensioni. Ai cittadini non interessa certo la purezza della razza, ma il rispetto delle regole da parte di tutti, italiani o stranieri. Le parole di Berlusconi sono l’anticamera di un razzismo che va estirpato subito dalla nostra società". Lo afferma il capogruppo dell’Idv alla Camera Massimo Donadi.

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