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Identificazioni al 100%, chiusa la procedura di infrazione contro l’Italia

Eravamo accusati di non rilevare le impronte digitali a profughi e migranti. La Commissione: “L’Italia e la Grecia hanno compiuto sforzi sovrumani”

 

 

Roma – 9 dicembre 2016 –  Migranti e  profughi che arrivano in Italia e in Grecia vengono ormai tutti identificati. Per questo motivo, ieri la Commissione Europea ha deciso di chiudere le procedure di infrazione avviate contro Roma e Atene. 

I due Paesi in prima linea nella crisi dei profughi, erano accusati di non applicare il regolamento Eurodac. Questo prevede che ai richiedenti asilo e a chi viene fermato per aver attraversato irregolarmente vengano rilevate le impronte digitali e trasmesse entro 72 ore al database centrale europeo Eurodac.

Le procedure di infrazione contro l’Italia e la Grecia erano state aperte un anno fa. La Commissione ha spiegato di averle cancellate perché “in entrambi gli Stati membri il tasso di rilevamento delle impronte digitali è ora prossimo al 100% dei cittadini di paesi terzi soggetti al rilevamento delle impronte che sono entrati irregolarmente nell’UE attraverso le loro frontiere esterne”.

“Negli ultimi mesi – ha riconosciuto il commissario per la migrazione Dimitris Avramopoulos -l’Italia e la Grecia hanno compiuto sforzi sovrumani per gestire la crisi dei rifugiati, prova ne sia il fatto che oggi chiudiamo i procedimenti d’infrazione relativi al rilevamento delle impronte digitali e alla registrazione dei migranti”. 

Bruxelles continua però a chiedere l’impegno degli altri Stati membri sulle relocation. “Questo mese di novembre – ha detto Avramopoulos – ha segnato un livello record di ricollocazioni, con oltre 1 400 persone trasferite, e gli Stati membri devono proseguire e intensificare ulteriormente gli sforzi per consolidare questi progressi. Il nostro obiettivo è ricollocare entro l’anno prossimo tutte le persone ammissibili presenti in Italia e in Grecia”.

Finora sono state ricollocate complessivamente 8 162 persone, 6 212 dalla Grecia e 1 950 dall’Italia.

Ora la Commissione giudica fattibile trasferire tutti i candidati alla ricollocazione ammissibili presenti in Grecia e in Italia in altri Stati membri entro settembre 2017. Per conseguire questo obiettivo, da ora in poi gli Stati membri dovrebbero effettuare almeno 2 000 ricollocazioni al mese dalla Grecia e 1 000 dall’Italia. Ad aprile 2017 le ricollocazioni mensili dovrebbero essere almeno 3 000 dalla Grecia e 1 500 dall’Italia.

 

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