Manganelli commenta i dati su irregolari e criminalità. Morcone (Interno): “Migliore risposta è integrazione” Roma – 13 ottobre 2009 – L’immigrazione clandestina è un “problema clamoroso” per le sue ricadute sul fronte della criminalità. Parola del capo della Polizia Antonio Manganelli, intervenuto alla prima Conferenza dei prefetti in corso a Roma presso la Scuola superiore dell’Amministrazione dell’Interno.
Nella sua esposizione il capo della Polizia ha ricordato alcuni dati riguardanti il fenomeno dell’immigrazione clandestina: ”oltre un terzo” degli autori di reato in Italia è riconducibile all’immigrazione clandestina; il ”30-35%” della popolazione carceraria e’ composta da immigrati clandestini.
”Il problema esiste ed è clamoroso”, ha affermato Manganelli. Il capo della Polizia ha anche ricordato che l’Italia ha attualmente in essere ”65 tra accordi e intese operative” a livello internazionale per combattere ”direttamente o indirettamente” l’immigrazione clandestina. All’estero, tra Europa, America, Africa e Asia, il nostro Paese ha impiantato ”47 uffici” internazionali dove lavorano ”60 ufficiali di collegamento” delle nostre forze dell’ordine.
Per il capo della Polizia, quindi, di fronte alle conseguenze negative dell’immigrazione clandestina, ”coerenza dice che noi non possiamo consentire l’immigrazione clandestina nel nostro Paese”.
I temi legati a ”sicurezza e immigrazione” sono stati affrontati anche dal prefetto Mario Morcone, capo Dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno. Per Morcone il ”tema dell’integrazione è la migliore risposta alle istanze di sicurezza che vengono dalla società”. Per affrontare la questione dell’integrazione, ha detto il prefetto, l’Italia dispone ora di ”nuovi strumenti”, anche ”soddisfacenti”.
Quanto al tema dei richiedenti asilo e dei rifugiati, per Morcone l’Italia ha ”standard molto avanzati”. In generale, rispetto alle tematiche legate al fenomeno della globalizzazione e alle sue ricadute in termini di immigrazione, Morcone ha invitato a ”guardare a tutto questo con sguardo aperto e consapevolezza che stiamo costruendo il nostro futuro”.