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Il caso. Numero chiuso per i vu cumprà

La crociata di Castiglione della Pescaia. Il comune del sindaco Faenzi: "Stop all’invasione"

Roma – 18 marzo 2010 – Al massimo venticinque ambulanti, la prossima estate, si spelleranno i piedi sulla sabbia di Castiglione della Pescaia per vendere occhiali, stuoie o collanine. Selezionati e autorizzati direttamente dal Comune del litorale grossetano.

"Stop all’invasione dei vu cumprà sulle spiagge" recita oggi una nota dell’amministrazione   guidata dalla candidata Pdl alla presidenza della Toscana Monica Faenzi, annunciando che "l’ingresso di questi 25 soggetti verrà regolato da un apposito bando di gara". Questo "ammetterà solamente persone con determinati requisiti che dovranno presentare una domanda al Comune entro i primi di aprile".

I requisiti? "Primo fra tutti la regolarità con il permesso di soggiorno e il possesso dell’autorizzazione per il commercio su aree pubbliche". Varrà poi  "il requisito dell’anzianità di presenza autorizzata nelle nostre spiagge”, mentre in secondo luogo saranno prese in considerazione "le domande presentate da persone non assegnatarie di posteggi nel Comune di Castiglione della Pescaia" e “l’anzianità di iscrizione alla camera di commercio".

Il commercio abusivo è però già punito dalla legge e i vigili di Castiglione potrebbero già multare e sequestrare la merce ai vu cumprà non autorizzati. Perché allora il numero chiuso? Il Comune è chiaro: "Per tenere sotto controllo il flusso di extracomunitari che ogni anno invade le spiagge della costa, allo scopo di salvaguardare e tutelare la salute pubblica, sia sotto il profilo igienico sanitario che sotto quello delle regole di comportamento da tenere sulle spiagge".

In altre parole, per il sindaco Faenzi, meno vu cumprà stranieri, anche legali, vuol dire spiagge più pulite, più sane e più educate.

Elvio Pasca

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