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Il Consiglio d’Europa: “Più impegno contro le discriminazioni”

Appello del presidente Cavusoglu: "Si muovano i parlamenti nazionali"

Roma – 4 novembre 2010 – "Alla luce delle nuove sfide che le nostre società devono affrontare”, gli Stati europei devono "rafforzare la proibizione della discriminazione nel godimento dei diritti garantiti dalla legge".

Lo ha detto ieri il presidente dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa Mevlut Cavusoglu, intervenendo a Roma alle celebrazioni del 60/o anniversario della Convenzione per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. A Palazzo Barberini, nella sala dove 60 anni fa fu firmato il trattato, Cavusoglu ha parlato dell’integrazione di Rom e immigrati.

"I parlamenti nazionali promuovano misure a favore dell’ integrazione e contro la discriminazione”, ha auspicato, ricordando la ‘Dichiarazione di Strasburgo’ approvata lo scorso 20 ottobre dal Consiglio d’Europa per condannare le condizioni di emarginazione dei Rom in Europa. Cavusoglu ha quindi ricordato il ruolo della Corte Europea dei diritti delle uomo, ‘capace di adeguare, nel tempo, i principi della Convenzione all’evoluzione della realta".

L’ anno scorso, il tribunale di Strasburgo ha emanato 1625 sentenze, di cui 68 nei confronti dell’Italia, al settimo posto, tra gli Stati membri, per numero di violazioni.

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