Roma – 5 gennaio 2012 – Su Facebook ci sono gruppi di ogni tipo e non stupisce che ce ne sia anche uno intitolato “Cazzate ad Albenga 2”. Sulla sua bacheca abbondano post e discussioni su temi ed eventi legati al comune ligure.
Ieri, uno dei membri ha segnalato un articolo di cronaca locale su un cittadino marocchino rapinato in strada da un connazionale. Per capire il tono della discussione, basta l’introduzione: “Feccia bastarda, cosa succederà quando smetteranno di scannarsi tra di loro???”
Terrificante, però, è il commento lasciato da un altro membro del gruppo, che scrive lapidario: “servono i forni”. E ancora più preoccupante è che sia partito dal profilo facebook di Mauro Aicardi, che ad Albenga siede in consiglio comunale, gruppo Lega Nord, con tanto di delega alla protezione civile.
Quel commento, ricordano i militanti di Fli, non è “solo un’infame e già comunque gravissima offesa, siamo davanti ad istigazione ad odio razziale, un reato perseguibile in termini di legge. L’autorità di pubblica sicurezza con tutti gli strumenti informatici e tecnologici di cui dispone risalirà ad esempio all’indirizzo i.p. del terminale reale per verificare comunque chi è l’autore”.
Intanto, il commento “servono i forni” è stato rimosso. L’Aicardi consigliere è l’Aicardi razzista fautore della soluzione finale? In Comune non lo troviamo e al suo cellulare non risponde lui, ma una giovane voce che spiega: “Non c’è, ha lasciato il telefonino a casa”. Sbadato di un Aicardi, vuoi vedere che ieri notte ha dimenticato anche il computer acceso?
Elvio Pasca