"Anche Gesù Bambino fu un migrante". Il messaggio per 96esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato Roma – 27 novembre2009 – “Il migrante è una persona umana con diritti fondamentali inalienabili da rispettare sempre e da tutti”. Lo dice papa Benedetto XVI in un messaggio per la 96.ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato del prossimo 17 gennaio.
Il tema della giornata sarà "I migranti e i rifugiati minorenni" Proprio sui diritti e sui problemi dei più piccoli si concentra Ratzinger, ricordando che “Gesù stesso da bambino ha vissuto l’esperienza del migrante perché, come narra il Vangelo, per sfuggire alle minacce di Erode dovette rifugiarsi in Egitto insieme a Giuseppe e Maria”.
Tanti minori, riflette il Papa, sono lasciati in abbandono e, in vari modi, si ritrovano a rischio di sfruttamento”, mentre sarebbero “bisognosi di un ambiente sociale che consenta e favorisca il loro sviluppo fisico, culturale, spirituale e morale. Vivere in un paese straniero senza effettivi punti di riferimento crea ad essi, specialmente a quelli privi dell’appoggio della famiglia, innumerevoli e talora gravi disagi e difficoltà”.
Benedetto XVI parla anche delle seconde generazioni, nate o arrivate giovanissime nel paese dove sono emigrati i loro genitori. “Fanno parte di due culture con i vantaggi e le problematiche connesse alla loro duplice appartenenza, condizione questa che tuttavia può offrire l’opportunità di sperimentare la ricchezza dell’incontro tra differenti tradizioni culturali. È importante che ad essi sia data la possibilità della frequenza scolastica e del successivo inserimento nel mondo del lavoro e che ne vada facilitata l’integrazione sociale grazie a opportune strutture formative e sociali”.
Una categoria particolare, infine, è quella “dei rifugiati che chiedono asilo, fuggendo per varie ragioni dal proprio paese, dove non ricevono adeguata protezione. Le statistiche rivelano che il loro numero è in aumento. Si tratta dunque di un fenomeno da valutare con attenzione e da affrontare con azioni coordinate, con misure di prevenzione, di protezione e di accoglienza adatte” scrive il Papa.