“Quello sguardo di Gesù sembra estendersi fino ad oggi, fino al nostro mondo”. Lo ha detto il Papa ai 40 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l’Angelus.
CdV, 4 luglio 2011. – “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi daro’ ristoro”. Queste parole del Vangelo “che sempre ci commuovono” e raccontano che il Maestro “sentiva compassione delle folle, perche’ erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore” sono state ricordate ieri da Benedetto XVI.
“Quello sguardo di Gesu’ sembra estendersi fino ad oggi, fino al nostro mondo. Anche oggi si posa su tanta gente oppressa da condizioni di vita difficili, ma anche priva di validi punti di riferimento per trovare un senso e una meta all’esistenza”.
“Moltitudini sfinite – ha scandito – si trovano nei Paesi piu’ poveri, provate dall’indigenza; e anche nei Paesi piu’ ricchi sono tanti gli uomini e le donne insoddisfatti, addirittura malati di depressione”. “Pensiamo poi – ha aggiunto il Pontefice – ai numerosi sfollati e rifugiati, a quanti emigrano mettendo a rischio la propria vita”.
Per Joseph Ratzinger, “lo sguardo di Cristo si posa su tutta questa gente, anzi, su ciascuno di questi figli del Padre che e’ nei cieli, e ripete: ‘Venite a me, voi tutti'”.