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Il Partito Democratico ricomincia da Kapo

Venticinque anni, origini albanesi, è la nuova Segretaria Provinciale dei Giovani Democratici di Firenze. “Conoscenza reciproca per non alimentare il conflitto sociale. Servono riforma della cittadinanza e diritto di voto”

 

Roma – 10 giugno 2011 – Qualche settimana fa, Diana Kapo è stata eletta all’unanimità segretario provinciale dei Giovani Democratici di Firenze.

Venticinque anni, nata in Albania, vive in Toscana da vent’anni e dal 2010 ha anche la cittadinanza italiana. Ha le idee molto chiare sulle cose da fare, anche sull’immigrazione: “Politiche di integrazione e convivenza fatte sulla conoscenza reciproca culturale e religiosa. E’ necessario farlo il prima possibile, non si può più attendere, più si attende, più si alimentano il conflitto sociale e le diseguaglianze”.

Come si è avvicinata alla politica?
Fin da piccola sono sempre stata molto attiva e impegnata, a scuola ho sempre partecipato alle attività che venivano proposte, ho fatto volontariato per tanti anni presso la Società per la Biblioteca Circolante di Sesto Fiorentino. All’ università con mio fratello e altri amici abbiamo creato nel 2008 gli “Studenti Democratici”, un gruppo con studenti stranieri, fuori sede, o studenti che semplicemente volevano gente seria a fare politica in università. Abbiamo cercato di valorizzare la cittadinanza studentesca, dove non importa da dove vieni, l’unica condizione che vale è lo status di studente. Adesso il gruppo fa parte di un gruppo più grande che si chiama CSX (centro sinistra per l’Università)

Come è arrivata nel Pd?
Ho guardato con interesse alla creazione del PD, che rappresentava la mia area politica, un’area politica di centrosinistra, riformista e attenta alle politiche sociali. A novembre 2008 ho partecipato alle primarie dei Giovani Democratici e sono stata eletta nell’assemblea regionale e nazionale e da lì è iniziato il mio percorso politico. Nel 2009 sono entrata a far parte della Segreteria del PD a Sesto Fiorentino occupandomi di  Relazioni Internazionali, a fine 2009 sono stata nominata responsabile all’Immigrazione nella Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici di Firenze, a fine 2010 dopo il congresso comunale sono stata rinominata in segreteria del PD a Sesto con il compito di occuparmi di Cultura ed Associazionismo.

Ora è anche Segretaria Provinciale. Quali saranno le sue priorità?
C’è tanto da fare, dobbiamo assolutamente tornare dentro le scuole e tornare a riempire quel vuoto che abbiamo lasciato in questi anni, se non lo facciamo noi lo faranno le destre predicando odio e intolleranza. Dobbiamo essere presenti nelle università dove la legge del Ministro Gelmini ha fatto danni gravissimi, e sul lavoro, dove la condizione di noi giovani, e non solo, è precaria, instabile e priva di dignità. Su nostra richiesta, il Presidente della Regione Toscana ha già messo a disposizione un fondo per stage e tirocini retribuiti per i giovani., basta con lo sfruttamento! Vogliamo continuare a parlare di immigrazione e diritti, di rispetto e apertura per il prossimo.

Lei è una G2, arrivata in Italia da bambina, cresciuta qui, ma fino all’anno scorso, quando ha preso la cittadinanza, veniva considerata straniera.
Sì, sono di quei giovani che sono arrivati in Italia molto piccoli, (io avevo 6 anni quando la mia famiglia decise di venire in Italia), seguono la scuola in Italia e vivono sempre in Italia Nonostante questo ho preso la cittadinanza a ottobre scorso, dopo 18 anni in Italia! La legge italiana è una legge assurda, troppa burocrazia inutile, non si disincentiva gli irregolari e si carica di problemi i regolari che vivono qui con tanti sacrifici e problemi. Il fatto, secondo me, è che fa comodo avere questa situazione.

Perché?
Si lascia lo straniero precario, senza diritti, senza la possibilità di dire la sua e far valere i propri diritti. La politica sull’immigrazione di Berlusconi è una politica vuota, basata sull’odio e l’intolleranza, basta vedere che ha messo come Ministro dell’Interno, il ruolo più importante dopo il Primo Ministro, Maroni, un leghista, che sputa sulla bandiera italiana e che si rifiuta di cantare l’inno nazionale e di rispettare la Costituzione. Con una scelta così si può ben capire quali sono le intenzioni nei confronti degli immigrati. L’Italia ne ha bisogno, e loro ne sono consapevoli, ma non vogliono dargli diritti e dignità. E’ vergognoso ed inaccettabile, e l’Unione Europea è intervenuta diverse volte su questi punti.

Cosa si dovrebbe fare?
Le politiche sull’immigrazione per me devono essere decise e trasparenti. Cittadinanza dopo 5 anni in Italia, 10 anni sono una durata assurda ed interminabile e a questi si aggiungono gli anni in cui la pratica è bloccata per le funzioni amministrative. Cittadinanza immediata ai bambini che nascono in Italia, è assurdo che questi bambini possano prendere la cittadinanza dopo i 18 anni! E poi voto agli immigrati, almeno per le elezioni amministrative, dopo cinque anni di residenza. Gli stranieri pagano le tasse e contribuiscono al PIL e non hanno neanche il diritto di rappresentanza, così non va.

Leggi anche:
DIANA KAPO. “Partia ime demokratike” (Shqiptariiitalise.com)

Keti Biçoku

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