Udc: “Comanda la Lega”, Idv: “Reato di clandestinità è ridicolo”. Pdl: “Prima gli italiani”, la Lega: “Si cambia finalmente rotta” Roma – 5 febbraio 2009 “Questo ddl ha in sé una regolazione in particolare della materia dell’immigrazione che è spaventosa. Si è varcato il limite che sta tra la legge e la persecuzione. Una cosa e’ una normativa molto rigorosa, seria che valga a governare il complessissimo problema dell’immigrazione e un altro e’ un manifesto ideologico che ha caratteri persecutori".
Così Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, dopo l’approvazione a Palazzo Madama del ddl sulla sicurezza. "Noi – ha annunciato – continueremo la nostra battaglia anche alla Camera . I tre voti di ieri in cui la maggioranza è andata sotto sono il segnale che quando si discute dell’umano, probabilmente, tra maggioranza e opposizione ci può essere anche un filo di ragionamento razionale comune, al di là dell’ideologia. Ma purtroppo questo argomento e’ in appalto alla Lega e quindi la maggioranza ha solo dato qualche segnale nel voto segreto ma non poteva poi non accodarsi".
Finocchiaro lancia l’allarme sulle denuncia dei clandestini che si curano negli ospedali. “È ovvio – sottolinea – che se un immigrato che ha la tubercolosi non va dal medico, perchè è possibile che il medico lo denunci, rischiamo che si accendano diversi focolai di questa malattia nel nostro Paese. Una donna che deve partorire o che ha un bambino piccolo malato non andrà dal medico temendo di essere denunciata. Siamo all’inciviltà. Io mi chiedo cosa questo abbia a che fare con una regolazione seria dell’immigrazione".
Contro il ddl hanno votato anche Unione di Centro e Italia dei valori.
"Avete introdotto, in maniera odiosa ed inutile, il reato di immigrazione clandestina” ha detto il senatore Udc Giampiero D’Alia rivolgendosi alla maggioranza. ”Servirà solo a rompere le scatole alle famiglie italiane con le colf e le badanti e a intasare gli uffici dei giudici di pace perché è noto che, siccome è un nuovo reato ed è difficile capire chi è entrato prima o dopo l’entrata in vigore della legge, il giudice di pace non potrà applicare questa norma”.
“Il Governo – ha aggiunto D’Alia – non deve essere né cattivo, come dice Maroni, né buono ma semplicemente giusto. Questo è lo stato di diritto, il resto è barbarie. Il contrasto alla criminalità è un impegno troppo grande per essere affrontato con approssimazione. La verità è che la Lega è la vera padrona del Governo, ogni giorno stringe il suo cappio al collo della maggioranza e dopo il far west fiscale sul federalismo impone anche questo che dovremmo definire pacchetto insicurezza”
“La maggioranza e il Governo hanno inteso caratterizzare il disegno di legge in esame come di difesa dall’immigrazione irregolare intesa quale equivalente della criminalità diffusa e così rispondendo alla preoccupazione diffusa e certamente stimolata dei cittadini. È bene che i cittadini sappiano che ciò che si vuole contrastare è l’immigrazione degli stranieri, ma nessuna di queste norme che non abbiamo votato riguarda i cittadini europei che vengono a delinquere nel nostro Paese” ha detto invece il senatore Idv Luigi Li Gotti.
L’introduzione del reato di clandestinità secondo Li Gotti è priva di copertura finanziaria e, non potendo gli immigrati pagare la multa, al massimo saranno soggetti all’obbligo di dimora. “Una norma ridicola – ha sottolineato – da applicare a coloro che sbarcano ad esempio a Lampedusa e alle badanti irregolari. Tale ridicola cosa, ossia centinaia di migliaia di processi, costerà agli italiani almeno 1.000 miliardi di vecchie lire”.
Di tutt’altro tono le dichiarazioni che arrivano dal centro-destra.
"Con l’approvazione di questa legge, uno dei provvedimenti più importanti del programma di governo del centrodestra, è arrivato il tempo dei fatti, della sicurezza e della legalità" ha detto il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, secondo il quale la maggioranza non ha subito il diktat della Lega.
“Noi siamo convinti tutti – ha dichiarato in Aula Gasparri – che occorre dare precedenza ai diritti degli italiani. Dopo di che noi siamo una Nazione di grande accoglienza”. Il ddl “è contro la illegalità, è contro la clandestinità, è contro il traffico di schiavi”.
“Abbiamo introdotto il reato di immigrazione clandestina e abbiamo introdotto norme per cui il permesso di soggiorno si paga. I cittadini italiani pagano per ogni pratica; uno straniero che utilizza i nostri uffici paghi dunque un piccolo obolo per i costi che lo Stato affronta per le sue pratiche” ha concluso il presidente dei senatori Pdl.
Trionfalistico il capogruppo leghista Federico Bricolo, che ha parlato di un “grande successo per la Lega Nord, per Umberto Bossi e per i tanti nostri militanti della Lega che da anni si battono quotidianamente sul territorio a difesa degli interessi della nostra gente”.
Secondo Bricolo, “da oggi si cambia finalmente rotta, abbandoneremo per sempre il buonismo del passato. D’ora in poi sarà lotta dura all’immigrazione clandestina e alla criminalità. La priorità deve essere quella di aiutare la nostra gente. Non siamo più disposti ad accogliere tutti, a soccorrere tutti, ad aiutare tutti, a pagare per tutti”.
“Non ci sarà più posto – ha aggiunto il senatore del Carroccio – per gli immigrati che non rispettano le nostre leggi, che non si vogliono integrare e che vivono di criminalità. Solo così si può arrivare alla vera integrazione, che deve avere comunque come presupposto la possibilità di poter garantire agli stranieri presenti sul nostro territorio un lavoro regolare, uno stipendio dignitoso, un tetto sotto cui vivere”.