Catanzaro, 2 agosto 2011 – “Adesso basta. Troppi avvertimenti ci sono stati, troppe inutili discussioni, troppe, troppe scuse in tutti questi anni, mentre ancora i poliziotti vengono massacrati per le strade ad ogni rivolta di immigrati che scoppia, puntualmente, in ogni angolo del Paese. Ed oggi, addirittura, dobbiamo assistere allo spettacolo indecente ed impensabile dei colleghi feriti che sono rimasti in strada a contrastare le aggressioni in attesa di non si sa bene quale manna dal cielo. Ora basta, il governo ha fallito sul tema dell’immigrazione”.
E’ il duro commento di Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, riguardo la giornata di disordini vissuta ieri prima a Bari e poi in serata a Crotone.
“Questa e’ vera e propria guerriglia – ha spiegato Maccari -, con forze dell’ordine ricacciate indietro con manovre studiate e violente. Guerriglia che si verifica in un Centro per richiedenti asilo, quello che tra tutti ha sempre rappresentato la realta’ considerata meno rischiosa. Non vogliamo contare le volte che abbiamo profeticamente annunciato il prossimo massacro in agguato in uno qualunque dei Centri per immigrati. Non vogliamo piu’ chiederci cosa di peggio accadra’ la prossima volta. Vogliamo pensare solo ai colleghi feriti prima in mattinata a Bari e poi in serata a Crotone, a quello scempio che solo l’inarrivabile inutilita’ dei nostri governanti non ha evitato, ma anzi ha favorito”.
“Chiediamo ancora una volta un intervento del Governo per fronteggiare l’emergenza immigrazione che ora sta esplodendo su tutto il territorio nazionale, si tratta di una situazione che il governo ha sottovalutato – ha sottolineato Maccari – e che come Coisp avevamo piu’ volte sollecitato ad interventi concreti. Dimostrano le rivolte nei centri di accoglienza, di Bari e di Crotone, che vedono scontri che nei quali ad avere la peggio solo le forze di polizia lasciate da sole ad affrontare l’emergenza”.
Alle piu’ generali politiche che il governo ha messo in campo per il problema immigrazione – ha concluso il segretario – si aggiunge lo stato strutturale di molti centri per l’immigrazione che sono dei veri e propri lager, strutture lasciate in condizioni igienico-sanitarie pietose e con carenze di ogni tipo che mettono rischio la sicurezza degli ospiti, detenuti spesso in condizioni di quasi cattivita’, ma soprattutto degli operatori delle forze di polizia”.