Roma – 26 marzo 2013 – Giacomo Chiappori è un leghista della vecchia guardia. Iscritto al partito dal 1989, è stato deputato per due legislature, oggi è sindaco di Diano Marina, in provincia di Imperia. E da primo cittadino di un paesino di seimila abitanti minaccia tutti gli indiani, annunciando terribili rappresaglie se il loro Paese condannerà i nostri marò.
Chiappori ha lanciato il suo monito via facebook domenica scorsa, dopo che il governo italiano ha rimandato in India Massimiliano La Torre e Salvatore Girone. Eccolo: “Si, SI, Si ma attenti indiani che potete dire quello che volete ma se darete la pena di morte o anche l'ergastolo ai nostri Marò, avrete da vedervela non con il governo italiota ma con gli italiani e saranno tutti ca…vostri. Ogni minuto un indiano in mare”.
Mentre scriviamo il post è ancora in bella vista sulla sua bacheca, ha raccolto una cinquantina di “mi piace” e sedici commenti. A chi fa notare che “buttare gli indiani in mare mi pare eccessivo…”, risponde un amico secondo il quale Chiappori “ha ragione vanno rispediti tutti a casa! con le buone o le cattive, sta gente è 1000 anni luce indietro e vuole dare lezioni…” e c’è pure chi azzarda un gioco di parole “penso che in Diano non resterà più un INDIANO”.
Intervenendo stamattina a una trasmissione di Radio 24, Chiappori ha gettato acqua sul fuoco, parlando di "una semplice provocazione". Il leghista, però, si era già espresso via Facebook sulla vicenda dei marò lo scorso dicembre, quando scrisse: “Apprendo adesso che gli indiani si prendono ancora tre mesi per decidere. Questi stronzi di indiani ci stanno prendendo per il…..Ma purtroppo la verità è questa siamo un paese con troppi coglioni ma non quelli giusti altrimenti avremmo già spiegato e quegli adoratori delle vacche di riconsegnarci subito i nostri ragazzi altrimenti…….”
EP