Fabrizio Matteucci scrive al segretario Matteo Renzi. “Le nostre città stanno diventando una polveriera, non si scappa: numero programmato”
Ravenna – 11 febbraio 2014 – “Troppi immigrati, serve un tetto”.
Fosse l’ultima esternazione di un leghista, non farebbe certo notizia. Ma a sostenerlo è il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, del Partito Democratico, lo stesso che ha autorizzato la costruzione una moschea nel suo Comune, appoggia una riforma della cittadinanza basata sullo ius soli e sul dimezzamento dei tempi per le naturalizzazioni, ha portato gli immigrati alle urne per eleggere due consiglieri aggiunti
Però ora , in una lettera aperta al segretario Matteo Renzi, Matteucci chiede al Partito democratico di “non avere paura di discutere e decidere su nuove regole che fissino un tetto al numero degli ingressi nel nostro paese”. Perché “cosi non si può andare avanti. Le nostre città stanno diventando una polveriera. La crisi ha aggravato il problema di sostenibilità sociale di questo fenomeno che, nel tempo della globalizzazione, è naturale, inevitabile, ma che va governato”.
“Se vogliamo difendere i valori in cui crediamo – sostiene il sindaco di Ravenna – sull’immigrazione questo è il tempo delle scelte coraggiose e innovative. Numero programmato: non si scappa da questo tema. O lo affrontiamo noi o il clima che c’è in giro gonfierà le vele della destra razzista. Perderanno i valori in cui crediamo. Perderà l’Italia. Perderanno i milioni di immigrati che vivono in Italia”.
“Non dobbiamo avere paura: il tema del limite del numero degli ingressi – conclude Matteucci – va affrontato. Abbiamo bisogno di un dibattito vero, anche duro se necessario, ne abbiamo bisogno adesso. Sarebbe colpa grave lasciare a se stessa o in mano a degli avventurieri l’onda svizzera, che presto diventerà anche onda italiana ed europea. Io provo a lanciare il sasso nello stagno e non nascondo la mano”.
Non è chiaro, in realtà, quali tetti vorrebbe introdurre Matteucci, oltre a quelli che esistono già. I flussi d’ingresso sono infatti limitati dalle quote e comunque sono praticamente bloccati da anni, proprio a causa della crisi economica. Se poi il sindaco si riferisce ai profughi che attraversano il Mediterraneo per raggiungere le nostre coste, per non accoglierli l’Italia dovrebbe cancellare il diritto d’asilo. Un’ipotesi da discutere?