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Il tassista? Può essere anche straniero

Il giudice boccia un bando del Comune di Firenze aperto solo a italiani e comunitari. "Discriminatorio"

Firenze – 9 giugno 2008 – Alla fine la Legge gli ha dato ragione: Abdelhamid Ben el Ouja aveva diritto ad aspirare a una licenza per guidare il taxi per le strade di Firenze. Escluderlo solo perché era straniero è stata una discriminazione.

Lo scorso gennaio vi avevamo raccontato la storia di questo cittadino tunisino, in Italia da vent’anni, che voleva smettere di fare l’operaio agricolo per diventare tassista. Il bando emanato dal capoluogo toscano per l’assegnazione delle licenze lo aveva però tagliato fuori, inserendo tra i requisiti per presentare domanda solo la cittadinanza italiana o comunitaria.

Il signor Ben el Ouja non si è dato per vinto e, aiutato dall’Unar e dalle Acli, ha presentato ricorso contro quella che a lui sembrava una discriminazione. Pochi giorni fa, un giudice ha messo nero su bianco che la limitazione imposta dal Comune di Firenze era illegittima.

Quel bando, si legge nell’ordinanza depositata il 3 giugno, è "produttivo di effetti discriminatori per motivi di razza e di etnia, richiedendo per la partecipazione la cittadinanza italiana”. Cittadinanza che, sottolinea il giudice, è “un elemento non essenziale al tipo di concorso indetto". In altre parole: cosa importa se chi guida il taxi è italiano o straniero?

"Non si capisce perché si dovrebbe vietare a uno straniero di guidare un taxi e non invece, di aprire un negozio, qui non stiamo parlando di un’assunzione nella pubblica amministrazione. Inoltre, il regolamento di Firenze si rifà a una legge nazionale e a una legge regionale che non prevedono il requisito della cittadinanza" commenta l’avvocato Giuseppe Delle Vergini, che ha seguito il caso per le Acli e per l’Unar.

"C’è stata quindi discriminazione, e il giudice l’ha riconosciuto. D’ora in poi – conclude Delle Vergini – anche le altre amministrazioni comunali dovrebbero tener presente quest’ordinanza quando preparano i loro bandi per le licenze taxi".

A questa storia manca però ancora un lieto fine. Nonostante l’ordinanza del giudice, a Firenze non si può tornare in indietro: il bando è stato fatto e le licenze sono state già assegnate. Abdelhamid Ben el Ouja, a cui è stato riconosciuto un piccolo indennizzo (1500 euro), non potrà quindi sperare di scorazzare turisti tra Santa Croce e gli Uffizi.

"È chiaro che avrei voluto di più, secondo me il Comune doveva rivalutare la mia domanda. Ma sono contento lo stesso, quello che ha detto il giudice servirà ad altri in futuro" spiega Ben el Ouja  a Stranieriinitalia.it. Il sogno di diventare tassista torna nel cassetto? "Macchè,  io non mollo. Ora sto provando a prendere una licenza a Montecatini…". Chi la dura la vince.

Elvio Pasca 

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