SI DISCUTERA’ ANCHE DI PASSAPORTO SANITARIO
Ragusa, 9 giu. (Adnkronos) – Un ‘passaporto sanitario’, con
informazioni mediche scritte anche nella lingua del paese di origine
che segua gli immigrati irregolari in partenza da uno degli Stati
membri dell’Ue nel momento del rimpatrio. Questa una della principali
proposte che saranno discusse nel congresso internazionale
‘Clandestini, salute e ritorno’ che, organizzato dall’unita’ locale
socio sanitari 20 di Verona e dall’Ausl 7 di Ragusa sotto l’egida
dell’Unione europea e dell’Iom, organismo Onu per l’immigrazione, si
svolgera’ in un noto albergo di Marina di Ragusa da domani al 12
giugno.
Il congresso, si legge in una nota, cui interverranno esperti
provenienti da 17 Paesi, rappresenta in primis la ‘final conference’
del progetto He.re (Healt and return) cofinanziato dalla Direzione
generale Giustizia, Liberta’ e Sicurezza della Commissione europea
nell’ambito del piu’ ampio programma ‘Return’ teso a migliorare la
gestione dei rimpatri da parte degli Stati membri, rafforzando
cooperazione e solidarieta’ con i paesi nei quali avviene il
rimpatrio. Tra gli interventi piu’ attesi nel congresso, che si
concludera’ con la firma di un documento sulle ‘buone prassi’ e di un
report da sottoporre all’Ue, ci sono quelli di David Reisenzein, capo
unita’ del quartier generale viennese dell’Iom, di Gergely Bajnoczi,
capo della polizia di frontiera ungherese, e di Tahar Cheniti,
direttore della Croce Rossa tunisina.
(Ftb/Col/Adnkronos)
09-GIU-09 11:00