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NESSUNO PUO’ MAI ESSERE CONSIDERATO ‘CLANDESTINO’ SULLA FACCIA
DELLA TERRA
Roma, 24 feb. – (Adnkronos) – ”Una bella e buona notizia”
ancor piu’ ”perche’ purtroppo ci siamo abituati a sentenze che
allargano il cuore e che corrispondono con eloquente naturalezza al
diritto fondamentale che sta scritto nel cuore gegli uomini e delle
donne di ogni tempo”. Cosi’ l”Avvenire’, in un editoriale a firma
del direttore Marco Tarquinio, commenta la sentenza della Corte
europea di Strasburgo, che ha condannato l’Italia per i respingimenti
in mare di migranti.
La sentenza ”nulla dice che ogni cristiano come ogni persona di
civile e retta coscienza non sappia: non si scaccia chi bussa alla tua
porta senza neanche guardarlo in faccia, senza ascoltarlo, senza
riconoscerlo”, scrive ‘Avvenire’, esprimendo l’auspicio che ”’sia
letta e accettata come tale in tutta Europa e dalla stragrande
maggioranza dei nostri politici e concittadini’.
L’editoriale ricorda poi ”che accoglienza e legalita’ sono
sorelle, che i flussi vanno governati dalle nazioni con fermo ma umano
senso delle regole e della giustizia ma soprattutto che nessun uomo e
nessuna donna possono mai essere considerati ‘clandestini’ sulla
faccia della terra”. Un principio, si legge ancora, ”che vale sempre
e per tutti ma infinitamente di piu’ per chi e’ in fuga, sradicato
dalla propria terra da feroci conflitti, fame e persecuzioni”.
”Respingere ciecamente chi bussa alla nostra porta – conclude
‘Avvenire’ – significa essere alleati di tutti gli aguzzini del mondo.
Ricordiamocelo”.
(Sin/Ct/Adnkronos)
24-FEB-12 08:57