Rom, 1 giu. – (Adnkronos) – "Bisogna mettere punto e a capo. Ma non deve diventare compiacimento. Necessario e’ colpire tutta la filiera dell’illegalita’. Abbiamo 500mila irregolari che lavorano in nero. Tanti italiani sono coinvolti. Va fatta pulizia con tutti". Lo afferma, in un’intervista al ‘Giornale’ Claudio Baglioni, secondo cui i respingimenti dei clandestini, che il cantautore preferisce chiamare "accompagnamenti", sono "legittimi e corretti".
Impegnato in iniziative per gli immigrati? "Vorrei evitare lo scontro e facilitare l’incontro", ha risposto Baglioni che l’ultimo voto lo ha dato "al Pd. Mi sembrava un partito non marxista e riformatore". "Walter lo conosco da quando aveva sedici anni e gia’ guidava le dimostrazioni col megafono. Non so se sia un grande amministratore, ma e’ un buon politico. Incomprensibile pero’ il modo in cui ha lasciato il Pd. Abbiamo perso uno che poteva fare".
Per quanto riguarda il Cavaliere, Silvio Berlusconi, e’ "molto capace, cortese, non snob – prosegue il cantautore – Poteva essere un grande politico come e’ stato grande imprenditore. Ma avendo vinto la sinistra non gli e’ perdonato. Oggi e’ un problema per tutti perche’ o e’ troppo criticato o troppo apprezzato". Infine Gianfranco Fini "e’ preparato e ha il coraggio di posizioni non popolari, ha il futuro dalla sua", mentre Antonio Di Pietro, conclude Baglioni, e’ "piu’ un tribuno che un politico".