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Milano, 13 apr. (Adnkronos)- ”Mentre noi ci sentiamo ripetere
quotidianamente dall’opposizione e da qualche associazione
caritatevole che dobbiamo spalancare le porte a chiunque oltrepassi il
confine italiano, in Gran Bretagna viene annunciato un rigido
programma per l’inserimento dei cittadini immigrati nella societa’
britannica, basato sulla conoscenza della lingua, della cultura e
delle tradizioni del Paese ospitante. Una maggiore severita’, quindi,
per dare sempre piu’ sicurezza ai cittadini britannici, senza svendere
un diritto importante come quello legato alla cittadinanza”. A
proporre di seguire l’esempio inglese in materia di immigrazione e’
Davide Boni, capodelegazione della Lega Nord nella giunta regionale
lombarda.
”Positivo che un sistema diverso da quello italiano, –
sottolinea Boni – punti il dito sulla necessita’ di dare un giro di
vite all’immigrazione selvaggia, tutelando nel contempo i diritti dei
britannici, senza che gli ultimi arrivati abbiano dei privilegi”.
”D’altra parte chi non conosce la lingua del
Paese in cui si trova, – continua Boni – o rifiuta apertamente il
contatto con una nuova cultura, pretendendo comunque di usufruire di
servizi e prestazioni sociali, non riuscira’ mai ad integrarsi”.
”Il superamento di un test che accerti le conoscenze
linguistiche, storiche e culturali, a cui vincolare di fatto la
concessione della cittadinanza, – conclude Boni – sancirebbe la
conclusione di un percorso di integrazione e non vedrebbe piu’ un
diritto molto importante alla stregua di un qualsiasi atto
amministrativo e burocratico”.