Roma, 21 lug. – (Adnkronos) – "Condividiamo la delusione del presidente della Camera Fini per la risposta della Libia alla sua proposta di costituire una commissione mista di parlamentari italiani e libici per visitare i centri di raccolta in Libia degli immigrati in transito verso l’Europa. Ho fatto rilevare da almeno 5 anni che esiste un problema gravissimo dell’accoglienza degli immigrati in Libia, che oggi molte volte vengono trattenuti in condizioni disumane e sono privi di ogni diritto". Lo afferma il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione, che esorta: "Il governo affronti il problema dei rifugiati in Libia".
"E’ da sottolineare che queste persone sono in parte rilevante rifugiati che hanno titolo alla protezione internazionale e fuggono davanti alla persecuzione religiosa, politica e civile e alla guerra. Ai rifugiati politici la Libia non da’ la protezione internazionale per il semplice motivo che non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951. La risposta libica e’ quindi -sottolinea Buttiglione- insoddisfacente. Ma gia’ l’idea del presidente Fini e’ un tentativo di supplire con iniziativa parlamentare alla grave inadempienza del governo che -accusa Buttiglione- ha concluso con la Libia un accordo sui respingimenti in mare senza preoccuparsi in via preliminare di chiedere l’adesione della Libia alla Convenzione".
"Con tale adesione i respingimenti in mare diventano legittimi, senza sono un delitto contro la legge internazionale. Se la Libia aderisse i rifugiati potrebbero ottenere in Libia i documenti internazionali e chiedere l’ingresso legale in Europa. L’Udc ha sollevato da lungo tempo questo problema che non corrisponde certo a un’ideologia delle porte aperte ‘chiunque vuole venga’ ma piuttosto a una politica insieme rigorosa e umana. Il governo rimane inadempiente e purtroppo il tentativo di soluzione alternativa e’ fallito".