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Strasburgo, 8 giu. – (Adnkronos) – Il Comitato dei ministri ha
richiamato le autorita’ italiane, invitandole e rispettare le misure
interinali indicate dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. Nella
sua sentenza, la Corte aveva ritenuto che, con l’espulsione del
tunisino Ben Khemais verso il suo paese, malgrado l’indicazione della
Corte europea di sospendere tale provvedimento fino a nuovo avviso, le
autorita’ italiane – si legge in una nota del Consiglio d’Europa –
hanno ostacolato l’effettiva possibilita’ del ricorrente di esercitare
il proprio diritto di ricorso dinanzi alla Corte.
La Corte ha inoltre concluso che l’Italia ha altresi’ violato il
diritto di Khemais di essere tutelato contro ogni trattamento
contrario all’articolo 3 della Convenzione europea dei Diritti
dell’Uomo (tutela della dignita’ e dell’integrita’ fisica). Il
Comitato dei Ministri ha deplorato il fatto che il primo maggio 2010
le autorita’ italiane non si siano conformate a un’altra misura
indicata dalla Corte e abbiano espulso un altro ricorrente verso la
Tunisia. Ha constatato con preoccupazione che una situazione analoga
si era gia’ verificata in altri due casi, nel 2008 e nel 2009.
Il Comitato ha sollecitato con insistenza le autorita’ italiane
ad adottare tutti i provvedimenti necessari per prevenire future
simili violazioni.
(Red-Ife/Zn/Adnkronos)
08-GIU-10 16:11