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Immigrati. Contini (Fli): “Stiamo correndo verso il tracollo sociale”

“L’Italia dovra’ affrontare ancora e per lungo tempo i flussi migratori e dovra’ adeguarsi alla inevitabile tendenza al processo cosmopolita che interesserò la nostra società”

Roma, 3 agosto 2011 –  “Nessun governo e’ ancora riuscito a risolvere il problema delle migrazioni nel secolo scorso, oggi, ci affacciamo al nuovo millennio con la prospettiva di vedere il problema dei flussi migratori crescere in termini esponenziali; con l’africa del nord, l’Asia centrale, il sud est asiatico e, con tutto il sud del mondo in fase di disgregazione, questi flussi continueranno sempre piu’ a passare direttamente dal nostro paese che e’ ormai divenuto crocevia e catalizzatore dei traffici di esseri umani”.

Lo afferma la senatrice Barbara Contini (Fli). “L’Italia – spiega – in aperta difficolta’ in termini di capacita’ ricettiva e gestionale dei flussi, delle condizioni di accoglienza, nelle prospettive di riconoscimento e di eventuale integrazione, si esprime con procedura frettolosa nelle aule del parlamento, con provvedimenti poco e male spiegati, sia hai nostri rappresentanti in parlamento sia hai cittadini, determinando un aumento, poco studiato nei termini e nelle conseguenze, da 6 a 18 mesi del tempo di permanenza nei centri di riconoscimento.

Non e’ questo quello che ci aspettavamo da un governo che predico’ a suo tempo la linea del “buon governo” della crescita, della morale e della civilta’. Stiamo correndo senza freni verso il tracollo sociale, minato dalla caduta verticale della qualita’ della vita e delle aspettative future, innescando processi carichi di intolleranza e scontro fra le varie componenti che nel nostro paese risiedono volontariamente o forzatamente. L’Italia dovra’ affrontare ancora e per lungo tempo i flussi migratori, l’Italia dovra’ adeguarsi alla inevitabile tendenza al processo cosmopolita che interessera’ la nostra societa’. La politica estera, la politica dell’immigrazione, le questioni della naturalizzazione, della sicurezza interna e della cooperazione con i paesi da cui i flussi provengono, saranno le materie che l’Italia dovra’ saper gestire con forza e autorevolezza nella politica europea” – ha concluso la senatrice.

 

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