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IMMIGRATI : DA ASOLO LE PROPOSTE DI ‘FAREFUTURO’ E ‘ITALIANIEUROPEI’ =

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      Asolo (Tv) 16 ott. (Adnkronos) – Si e’ aperto questa mattina ad
Asolo il workshop ”Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e
opportunita”’, secondo appuntamento dei Dialoghi Asolani, incontro
annuale di dialogo bipartisan tra le fondazioni Farefuturo e
Italianieuropei sui grandi temi di interesse nazionale.

      Presentando i relativi documenti elaborati sul tema
dell’immigrazione e della cittadinanza, le due fondazioni hanno
avviato il confronto esponendo una serie di proposte. ”La risposta
che deve dare l’Italia all’immigrazione come fenomeno ormai
strutturale – ha dichiarato Mario Ciampi, direttore di Farefuturo,
nell’introdurre i lavori – e’ una concezione dinamica e attiva della
nazione e della sua cultura. Cio’ che occorre – ha detto – e’ un nuovo
patto nazionale che contemperi le esigenze dell’assimilazione con
quelle del pluralismo culturale puntando ad uno spazio identitario
condiviso. Occorre considerare la nazione come prodotto della sua
storia anche recente, liberandola da quel residuo di nazionalismo che
piu’ o meno esplicitamente rischia di ostacolare ogni forma di
integrazione”.

      Andrea Peruzy, segretario generale di Italianieuropei, ha
ribadito che ”l’immigrazione, come dice monsignor Angelo Scola, e’
uno di quegli accadimenti che non chiedono il permesso per accadere e’
che quindi e’ un evento assolutamente contemporaneo, della nostra
civilta’, della nostra societa’, non arginabile e quindi va trattato
nella sua complessita’. E’ una grande sfida – ha detto – che l’Europa
e l’Italia devono porsi e il piccolo contributo che pensiamo di dare
con questo incontro e’ mettere insieme un’elaborazione e delle
proposte che possano essere utili a questo progetto di lungo
periodo”.

 Presentando il paper di Farefuturo, il Segretario
generale della fondazione Adolfo Urso ha suggerito di ”dare
cittadinanza a chi nasce in Italia alla fine delle scuole elementari,
oppure dopo cinque anni di residenza regolare a chi dimostra di
conoscere la lingua italiana e di condividere i valori e i diritti
costituzionalmente garantiti”. Ribadendo la sua contrarieta’ alle
scuole coraniche, in quanto ”fonte di ghettizzazione e di contrasto”
e al ”velo negli edifici pubblici, nelle scuole e nelle universita”’
ha, invece, espresso favore per ”l’introduzione dell’ora di religione
islamica facoltativa nelle scuole pubbliche”.

      ”Il governo – ha poi affermato – ha operato bene nel contrasto
all’immigrazione clandestina ma nei respingimenti occorre garantire il
rispetto dei diritti dei rifugiati, di quello comunitario e di quello
internazionale. Occorre – ha detto – distinguere l’illegalita’ di
accesso dall’illegalita’ di permanenza: un conto e’ infatti definire
illegale chi entra nei confini di uno Stato in aperta violazione delle
norme nazionali. Altro e’ la condivisione di chi, venuto in possesso
dei requisiti legali, abbia perso lo status di legalita’ per
motivazioni spesso a lui non imputabili”.

      Per Marcella Lucidi, responsabile Gruppo Immigrazione di
Italianieuropei, che ha concluso la prima sessione del workshop,
”l’immigrazione non e’ un’emergenza, ma un fatto epocale. Non siamo
sotto assedio ed e’ dimostrato che gli immigrati non tolgono lavoro
agli italiani. Anzi, per entrambi e’ ‘doppio affare’. L’immigrazione –
ha spiegato- e’ un tema straordinario e difficile e pertanto bisogna
diffidare delle risposte semplici, quelle determinate da una politica
ambigua che produce scelte contraddittorie alternando ideologia e
pragmatismo e per le quali gli immigrati irregolari oggi sono
criminalizzati e domani regolarizzati”.
 

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