Roma, 21 mag. – (Adnkronos/Labitalia) – Saranno le voci e le testimonianze delle lavoratrici immigrate provenienti da vari paesi del mondo le protagoniste della XVIII Assemblea nazionale delle Acli Colf,l’associazione professionale delle Acli che organizza le collaboratrici e i collaboratori familiari. L’assemblea si terra’ a Roma dal 22 al 24 maggio, e avra’ per tema l’impegno "Per un nuovo welfare della cura oltre il fai da te". Un "fai da te" che vuol dire spesso clandestinita’ e lavoro sommerso.
Una colf su quattro – segnalava la ricerca dell’Iref del 2007 – e’ priva dei documenti di soggiorno. Piu’ della meta’ delle colf straniere (57%) svolge il proprio lavoro in nero, completamente o in parte. Considerando i soli collaboratori "regolari", oltre la meta’ (55%) denuncia delle irregolarita’ nei versamenti previdenziali: nel 24% dei casi non viene versato alcun contributo; mentre al 31% degli intervistati vengono versati solo parzialmente Al lavoro nero si sovrappone dunque il lavoro ‘grigio’, cioe’ la tendenza a denunciare meno ore di quelle lavorate. Ma e’ interessante notare che 6 volte su 10 (61%) questa opzione e’ il frutto di una scelta concordata dalle due parti in causa, datori di lavoro e collaboratrici familiari.
”Senza ombra di dubbio – dice Pina Brustolin, responsabile nazionale delle Acli Colf – le collaboratrici e le assistenti familiari immigrate sono oggi le indiscusse protagoniste di una porzione di welfare che troppo spesso le istituzioni fingono di non vedere o considerano "marginale" e "subalterno", ma che nei fatti tende ad essere una sorta di economia sommersa e silenziosa, ma essenziale e preziosa per le famiglie italiane e per tutto il Paese”.
L’apertura dell’assemblea e’ per venerdi’ 22 maggio alle ore 16 presso la Pontificia universita’ San Tommaso d’Aquino (Angelicum) – Largo Angelicum 1, Via Nazionale (Aula San Raimondo). Intervengono, oltre a Pina Brustolin, che illustrera’ le proposte dell’associazione: il decano della facolta’ di Scienze sociali dell’Universita’ Sr. Helen Alford, la prof.ssa Raffaella Sarti, docente dell’Universita’ di Urbino e di Bologna, che presentera’ i risultati dell’indagine ‘Assistenza pubblica e privata. Analisi del ruolo degli enti locali, il caso italiano con spunti di confronto con alcuni Paesi europei’. La direttrice del programma occupazione e condizioni del lavoro presso l’ILO (International Labour Organization) Manuela Tomei, che anticipera’ i contenuti dell’Anno internazionale del Lavoro domestico, nel 2010. Conclude Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli.
Sabato 23 e domenica 24 maggio i lavori dell’Assemblea si svolgono presso il Clarhotel (Largo Lorenzo Mossa 4 – Zona Aurelia, Hotel Ergife). Due giornate dedicate agli interventi delle circa 160 delegate, il dibattito, le votazioni per l’elezione del direttivo nazionale, l’elaborazione della mozione finale.