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Immigrati di seconda generazione, Zero: una serie Tv a firma Netflix che racconta le difficoltà

Roma, 4 marzo 2021 – Una serie tv per raccontare le difficoltà che, ogni giorno, i giovani immigrati di seconda generazione devono combattere in Italia. In particolare, quella di essere invisibili. “Zero è la storia di un ragazzo speciale, un ragazzo nero, che ha un super potere grazie al quale può conoscere la realtà delle cose, delle relazioni e delle persone, che si nasconde sempre dietro alle apparenze. Per me, per un ragazzo nero italiano come Zero, che deve tutto all’Italia, la cosa più bella è che questa sarà la prima serie nella quale i protagonisti sono dei ragazzi neri italiani“.

immigrati di seconda generazione

Immigrati di seconda generazione, la storia di Zero

La serie tv a firma Netflix racconta la storia di un ragazzo di origini africane, Omar, detto Zero. E’ un italiano figlio di immigrati, o come si suol dire di seconda generazione. E ha un super potere: diventare invisibile. Una forza che prende il sopravvento quando incontra un gruppo di amici con l’obiettivo di salvare il proprio quartiere nella periferia di Milano. Proprio grazie a loro, Zero si trasformerà in un paladino e riuscirà finalmente ad aprirsi al mondo grazie al rapporto con Sharif, Inno, Momo e Sara.

L’idea di Zero nasce da una mia esigenza di mettere insieme diverse storie per raccontarne una. La storia di un ragazzo speciale, di un ragazzo nero, che grazie al suo super potere riesce a vedere la realtà’ che si cela dietro all’apparenza delle cose, delle persone e delle relazioni. Il rap sarà uno dei protagonisti della storia perché il rap è la lingua della nostra epoca, è capace di raccontare mondi che la gente non vede, come la periferia milanese in cui è ambientata la serie, ed è la mia lingua”, racconta Antonio Dikele Distefano, lo scrittore ventisettenne di origini angolane che ha ideato la storia.

Con Dikele, alla scrittura della serie troviamo poi Menotti (Lo chiamavano Jeeg Robot e tra gli autori di Vita da Carlo per Amazon). Hanno collaborato inoltre Stefano Voltaggio, Massimo Vavassori, Carolina Cavalli e Lisandro Monaco. 

Distefano: “Spero che possa aprire la porta a chi non ha mai avuto un’occasione importante”

“Mi chiamo Antonio Dikele Distefano, ho 27 anni e sono uno scrittore. I miei genitori vengono dall’Angola, ma io sono nato vicino a Varese. Quattro anni fa ho iniziato a scrivere e raccontare il mondo che mi circondava e non sono più riuscito a smettere. Sto scrivendo una serie per Netflix”, aveva raccontato tempo fa l’autore. “Prende spunto dai personaggi e dall’ambientazione del mio ultimo libro “Non ho mai avuto la mia età”, ma il progetto seriale ha preso un’altra strada rispetto a quella del romanzo. Spero che questo possa aprire una porta a quegli attori, creativi e artisti neri che non hanno mai avuto un’occasione importante. Spero che apra quella di tanti ragazzi, a prescindere dal loro colore”. Per vederla, però, dobbiamo ancora aspettare un po’: uscirà infatti il 21 aprile.

Il cast, infine, è composto da giovani talenti italiani, immigrati di prima e seconda generazione: Zero (Omar), un ragazzo con un potere speciale, è interpretato da Giuseppe Dave Seke. Tra i personaggi principali poi ci sono anche Haroun Fall (Sharif), Beatrice Grannò (Anna), Richard Dylan Magon (Momo), Daniela Scattolin (Sara), Madior Fall (Inno), Virgina Diop (Awa), Alex Van Damme (Thierno), Frank Crudele (Sandokan), Giordano De Plano (Fumagalli), Ashai Lombardo Arop (Marieme), Miguel Gobbo Diaz (Rico) e Livio Kone (Honey).

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