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IMMIGRATI: DON CIOTTI, IN NUOVE MISURE NON C’E’ SICUREZZA MA CRUDELTA’

Roma, 2 lug. – (Adnkronos) – ”Non sicurezza, crudelta”’. Secondo don Luigi Ciotti, presidente di ‘Libera’ e fondatore del Gruppo Abele ”non c’e’ altra parola” per definire le misure sull’immigrazione approvate oggi in Senato. ”Non c’e’ altra parola – afferma – per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalita”’. Per don Ciotti ”e’ doloroso constatare come questa legge ci faccia scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati”.

Gli immigrati, ricorda, ”sono vittime della poverta”’, anche se ”la poverta’ piu’ grande, oggi, e’ la nostra. Poverta’ di coraggio, di senso, di umanita”’. ”Dati alla mano – sottolinea don Ciotti -, e’ dimostrato che, laddove si e’ lavorato con impegno, e’ stato possibile armonizzare il diritto con l’accoglienza, saldare il rispetto delle regole – che deve valere per tutti – con l’integrazione”.

Il presidente di Libera si dice ”dispiaciuto” perche’, ”ad eccezione di una minoranza di voci nette e coerenti, su una questione cruciale come quella dell’immigrazione, la politica e’ venuta meno al suo orizzonte ideale: stimolare la promozione culturale e sociale di un paese, trasformando in speranze le paure della gente”.

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