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IMMIGRATI: FIDES, CONDANNARE CHI FA TRATTA ESSERI UMANI NON BADANTI =

      RAGAZZE SFRUTTATE SESSUALMENTE SONO SOLO VITTIME

Citta’ del Vaticano, 13 lug. – (Adnkronos) – Se e’ giusto
perseguire la tratta di esseri umani messa in atto da organizzazioni
criminali che sfruttano l’emergenza emigrazione, non si puo’ invece
condannare una persona costretta a lasciare il proprio Paese per
andare a lavorare come badante o, peggio, le ragazze sfruttate
sessualmente. E’ quanto scrive l’agenzia vaticana Fides di oggi
anticipando alcuni contenuti della puntata di questa sera del
programma televisivo ”La valigia con lo spago”, un’inchiesta sui
flussi migratori e le nuove schiavitu’ nel mondo, che andra’ in onda
su Rai Uno in seconda serata. Il programma e’ curato dal direttore di
Fides Luca De Mata. In primo piano il caso della Moldavia.

      ”Sono stato il primo della Procura Generale a combattere il
traffico di persone, nella tratta per la prostituzione come per i
bambini, che sono coinvolti in piccoli gruppi di 2-3 persone, a volte
parenti. Dal 2001 al Ministero dell’interno e’ stata creata una
direzione speciale per questo problema della lotta alla tratta, con il
contributo delle organizzazioni non governative”. Eugen Rusu,
procuratore capo della Moldavia, sottolinea che anche questa nazione
dell’Europa orientale ha preso coscienza della gravita’ della
situazione e la sta affrontando. Il problema e’ la regione della
Transistria, il buco nero dell’Europa, confinante con la Moldavia.

”Annualmente sono fino a 400 i processi penali
legati al traffico di esseri umani – prosegue Rusu – I bambini sono
circa l’8% del totale. Prima erano finte agenzie turistiche o privati
che si occupavano di questi traffici, ora e’ diverso. L’applicazione
della Convenzione di Palermo da parte degli stati membri e’ troppo
lenta. Siamo indietro rispetto al mondo criminale. I nostri
connazionali non partirebbero lasciando i figli soli e senza
protezione, se avessero qui il lavoro”.

      ”Abbiamo Moldavi  – aggiunge – condannati per la tratta, ma non
avviene altrettanto per gli sfruttatori dei nostri cittadini in
Italia, Israele, Turchia. Questa e’ la parte debole. Una persona che
non viene retribuita adeguatamente e’ un crimine da condannare a
livello internazionale. Ho avuto molti casi di mamme che hanno
lasciato due, tre, cinque figli, partite per 5/7 anni. Ma possiamo
condannare una persona per essere andata a lavorare in nero come
badante? O le ragazze che sono state sfruttate sessualmente? Sono
tutte vittime. Tutte persone costrette”.

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