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IMMIGRATI: FINI, SAN FRANCESCO ATTUALE, UN DOVERE GUARDARE A ULTIMI =

      CELEBRAZIONI PER ANNIVERSARIO PROCLAMAZIONE PATRONO D’ITALIA

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      Roma, 2 ott. – (Adnkronos) – ”Nelle attuali difficili fasi di
globalizzazione, dobbiamo ricordarci del messaggio francescano e della
sua costante attenzione per gli ultimi. Francesco e’ un santo che
interroga severamente la societa’ moderna, per questo ho detto che il
suo messaggio e’ attuale, perche’ ci richiama al dovere di guardare
costantemente e con attenzione alle fasce deboli, ai poveri, agli
anziani, e credo oggi bisogna dire, agli immigrati”. E’ quanto
afferma Gianfranco Fini nel suo intervento per le celebrazioni del
settantesimo anniversario della proclamazione di San Francesco
d’Assisi a Patrono d’Italia.

      Il presidente della Camera sottolinea la necessita’ di
accostarsi all’esperienza di Francesco d’Assisi ”come una fonte
permanente di insegnamenti non solo religiosi, ma anche morali e
civili”. Presenti alla Sala della Lupa di Montecitorio, il
sottosegretario generale della Cei, don Domenico Pompili, il custode
del Sacro convento di Assisi Fra’ Giuseppe Piemontese, il vescovo di
Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, e i capigruppo di Pdl e Pd alla
Camera, Fabrizio Cicchitto e Antonello Soro. Quello di San Francesco,
sottolinea Fini, e’ ”un vivo esempio di amore verso il prossimo e
verso la natura, simbolo della pace e della fratellanza”.

      ”Il mondo di oggi ha piu’ che mai bisogno di riaffermare questi
valori. Egli -ricorda il presidente della Camera- parlava al mondo
raccogliendo uomini e donne nelle piazze, nelle chiese e nei mercati,
spogliato di tutti i suoi averi e possedimenti, ricco solo della sua
fede e dell’amore per il prossimo e per la natura. Per questo la sua
rinuncia a ogni forma di potere e ricchezza rappresento’, e
rappresenta tuttora, uno ‘scandalo’ fecondo e una sfida potente non
solo per il suo tempo, ma anche per il nostro, che troppo spesso
appare sedotto dai miti vuoti di un edonismo ingannevole e di un
materialismo senza valori”.

 ”Queste aspirazioni -ha osservato Fini- lo resero
spesso un personaggio incompreso e talvolta perseguitato, ma il suo
messaggio spirituale, morale e civile denota una straordinaria
corrispondenza con il mondo moderno, ma se si pensa a quanti secoli
sono passati e’ ancora evidente l’attualita’ del suo messaggio. La
continua esortazione ai valori del dialogo tra culture e l’incessante
ricerca di un possibile e comune punto di incontro e di reciproco
arricchimento tra i popoli rappresentano una speranza viva e forte per
la nostra epoca. Negli attuali tempi della globalizzazione, che
generano tensioni sul piano sociale e rischiano di minare la coesione
della collettivita’, dobbiamo ricordarci del messaggio francescano e
della sua costante attenzione per gli ultimi”.

      Nel richiamo all’attenzione alla sofferenza degli ultimi, Fini
assicura che questa attenzione ”puo’ e deve integrarsi con quei
principi di liberta’ economica e di progresso tecnologico che hanno
permesso a milioni di persone di affrancarsi da storiche condizioni di
poverta’. Anche un mondo come quello odierno, giustamente proiettato
verso il massimo sviluppo possibile ed ecocompatibile delle energie
produttive, ha bisogno di un supplemento di anima e di solidi valori
umani, quali quelli che fanno parte del messaggio spirituale di San
Francesco. Il mio auspicio e’ che le istituzioni e la societa’ civile
traggano ispirazione dall’eredita’ francescana e sappiano affermare i
principi di civilta’ e dialogo che la figura di San Francesco sa
richiamare nelle nostre coscienze”.

      Fini poi ricorda le parole di papa Giovanni Paolo II, che disse:
‘Difficilmente si potrebbe trovare un’altra figura che incarni in se’
in modo altrettanto ricco e armonioso le caratteristiche proprie del
genio italico. Francesco seppe elevarsi tra le fazioni in lotta,
predicando il Vangelo della pace e dell’amore, in piena fedelta’ della
Chiesa di cui si sentiva figlio, e in totale adesione al popolo, di
cui si riconosceva parte’. ”Gli insegnamenti del santo di Assisi sono
stati accolti infatti da uomini e donne di qualsiasi epoca come
patrimonio universale, senza alcuna esclusione”, sottolinea Fini.
”Anche per queste ragioni il Parlamento abbia fatto bene a
riconoscere, in onore dei Patroni d’Italia San Francesco d’Assisi e
Santa Caterina da Siena, il 4 ottobre come giornata della pace, della
fraternita’ e del dialogo tra culture e religioni diverse. Ritengo che
cio’ -conclude Fini- costituisca una preziosa occasione per
richiamare, soprattutto tra i giovani, gli insegnamenti e i valori del
dialogo e della solidarieta”’.
 

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