Roma, 22 gennaio 2021 – Il Fondo del Microcredito di Abruzzo ha erogato prestiti per 5,6 milioni di euro a 374 immigrati. La società della Regione Abruzzo opera come agenzia di sviluppo territoriale a supporto, e fa il punto della situazione fotografando in modo preciso il fenomeno dell’immigrazione e il quadro socioeconomico attuale. Tra l’altro, dei 113 progetti approvati, oltre il 50% è stato destinato a delle donne.
Immigrati, 5,6 milioni dal Fondo del Microcredito di Abruzzo
La maggior parte delle domande sono arrivate da persone provenienti da America e Europa. In particolare, però, analizzando gli immigrati giunti dal continente americano si può notare che il 42% proviene dal Venezuela. Il 17%, poi, dal Canada e il 15% dall’Argentina. Si tratta, molto probabilmente, di abruzzesi di ritorno, di figli o di nipoti di immigrati che hanno trovato nel Microcredito la possibilità di creare nuove aziende o di incrementare qualcosa di già esistente. Anche i dati sull’Europa sono interessanti: il 32% degli immigrati che hanno fatto domanda proviene dalla Germania, poi da Belgio e Svizzera. La Romania, invece, si conquista il 34% dei fondi assegnati in quel continente. Molto microcredito è servito insomma per riconnettere l’antica emigrazione con il presente regionale.
Nello specifico, a essere stati finanziati sono stati soprattutto i servizi (45,2%), l’artigianato (26,75) e il commercio (25,7%). Frequente, inoltre, il consolidamento delle imprese: 252 su 374 rispetto alle 122 nuove. E per la maggior parte sono nelle province di Chieti (112) e Pescara (127).
Il 53% dei fondi è stato destinato a donne
L’identikit del successo del microcredito “sofferenze al di sotto della media nazionale”, poi, non si ferma solamente al dato economico: ha anche una forte valenza sociale. L’obiettivo del Microcredito di Abruzzo Sviluppo, infatti, è poter aiutare tutte le persone, gli immigrati, che sono senza garanzia. Particolare attenzione viene posta sulle donne, ma in generale su coloro che provengono da Paesi disagiati o problematici per favorire il processo di inclusione e di riscatto.
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