ADN0868 3 EST 0 DNA EST NAZ
Bruxelles, 14 mag. – (Adnkronos) – L’Unione Europea condivide la
necessita’ di “un maggiore coordinamento” tra i 27 sulla sicurezza
delle frontiere libiche, per prevenire nuovi, massicci flussi di
immigrati clandestini. E’ quanto hanno riferito fonti diplomatiche a
margine della riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue, durante la
quale l’Italia, per bocca del ministro Giulio Terzi, ha chiesto “un
cambio di passo” a livello europeo e Onu nell’assistenza alla
transizione libica in vista delle elezioni del 19 giugno.
Di fronte all’instabilita’ della regione del Sahel, che sta
creando problemi alla sicurezza interna della Libia, diversi ministri
Ue hanno concordato con le osservazioni del titolare della Farnesina
sull’importanza di un piu’ forte sostegno europeo per affrontare il
problema della sicurezza delle frontiere, hanno detto le fonti. In
particolare, l’Alto rappresentante per la politica estera e di
sicurezza comune europea, Catherine Ashton, ha condiviso la necessita’
non solo di un maggiore sostegno, “ma anche di un maggiore e piu’
efficace coordinamento degli sforzi condotti a livello nazionale e tra
l’Ue ed i Paesi membri”.
Senza contare, hanno reso noto le fonti, che tra l’altro i
ministeri libici stanno creando propri uffici di raccordo con l’Ue,
cosa che dovrebbe rendere piu’ facile il coordinamento
interistituzionale con Bruxelles. Oltre a questo, secondo le stesse
fonti, nel corso del dibattito sulla Libia che era stato chiesto nelle
settimane scorse dall’Italia, sono emerse considerazioni
“ottimistiche” sulla transizione in Libia sulla base di una serie di
elementi (assenza di un Islam radicale, omogeneita’ della popolazione,
possesso di risorse), tanto da poter ritenere che possa diventare “un
altro caso di successo fra i Paesi della Lega araba”.
(Nap/Col/Adnkronos)
14-MAG-12 15:49