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IMMIGRATI: IN ARRIVO ESERCITO STAGIONALI NEI CAMPI, SONO 10% SU TOTALE

Roma, 25 apr. (Adnkronos) – Conto alla rovescia per l’arrivo dei lavoratori extracomunitari nei campi. Un esercito di extracomunitari che rappresenta il 10% circa della manodopera utilizzata secondo quanto stima la Coldiretti. Con l’avvio del ‘Click day’ a partire dal 21 aprile scorso, infatti, ogni datore di lavoro che desidera impiegare lavoratori stagionali extracomunitari in agricoltura puo’ presentare la domanda on line. Quest’anno il decreto flussi ha fissato una quota di 80 mila ingressi che vengono ripartiti tra le regioni e le province autonome. La maggioranza di queste persone trovera’ occupazione in agricoltura che insieme al turismo e all’edilizia e’ il settore con maggiori opportunita’ occupazionali sopratutto in occasione delle grandi campagne di raccolta delle principali produzioni made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. La Coldiretti sottolinea come siano molti i "distretti agricoli" dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale, come nel caso della raccolta delle fragole nel veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell’uva in Piemonte fino agli allevamenti in Lombardia dove a svolgere l’attivita’ di ‘bergamini’ sono soprattutto gli indiani, mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia. Secondo il XIX Rapporto Caritas/Migrantes sull’immigrazione al quale ha collaborato la Coldiretti sono 90.091 i rapporti di lavoro in agricoltura identificati come extracomunitari negli archivi Inps ed appartengono a 155 diverse nazionalita’ anche se a trasferirsi in Italia per lavorare in agricoltura – conclude la Coldiretti – sono principalmente nell’ordine gli albanesi (17,2%), i marocchini (12,6%) e a sorpresa gli indiani (13,8%) che trovano occupazione soprattutto negli allevamenti del nord per l’abilita’ e la cura che garantiscono alle mucche. In base la decreto flussi possono essere assunti per lavori stagionali cittadini non comunitari originari di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Macedonia, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina, nonche’ di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria come Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia, Egitto e i cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2007, 2008 o 2009. Lo stesso provvedimento consente, come anticipazione della quota massima di ingresso di lavoratori extracomunitari non stagionali per l’anno 2010 di 4mila cittadini stranieri non comunitari per motivi di lavoro autonomo.

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