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IMMIGRATI: LEGA NORD TOSCANA, ‘IUS SOLI’ INAUDITA VIOLENZA =

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GAMBETTA VIANNA, ”BISOGNA PRESERVARE IL DIRITTO DI SCELTA”

Firenze, 25 nov. – (Adnkronos) – La Lega Nord Toscana ribadisce
il proprio fermo ”no” all’introduzione dello ”ius soli” per
conseguire la cittadinanza italiana e lo fa presentando una proposta
di risoluzione in Consiglio Regionale. Firmatari dell’atto sono i due
consiglieri regionali, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri.

Secondo l’italobrasiliano e capogruppo Gambetta Vianna,
”sicuramente la nostra proposta verra’ bocciata dalla maggioranza che
si affida allo ‘ius soli’ per garantirsi i voti degli immigrati. La
maggioranza, pero’, volendo lo ‘ius soli’ commette un vero e proprio
sopruso nei confronti di quegli immigrati che, pur nascendo nel nostro
Paese, al compimento del 18° anno di eta’ non vogliono prendere il
nostro passaporto. Ma la sinistra e parte del centro commetterebbero
anche una violenza inaudita nei confronti di coloro i quali nel
proprio Paese d’origine non e’ ammessa la doppia cittadinanza. Bisogna
lasciare il diritto di scelta agli immigrati che, cosi’, arrivano alla
fine di un reale percorso d’integrazione. Possiamo rivedere il
processo burocratico per il conseguimento della cittadinanza per i
figli degli immigrati, ma deve rimanere lo ‘ius sanguinis”’.

Per Gambetta Vianna, il dibattito
sull’introduzione dello ‘ius soli’ ”sta animando la scena politica
italiana pur non rappresentando affatto una priorita’ per il nostro
Paese. Mi sembra che chi sta al Governo adesso, ossia tutti meno la
Lega Nord, vogliano parlare di cittadinanza ai figli degli immigrati e
voto agli immigrati per distogliere l’attenzione degli italiani dai
problemi veri che affliggono l’Italia. La crisi non si combatte
certamente con lo ‘ius soli’. Anzi, si amplificherebbe”.

L’ordinamento italiano in materia di cittadinanza prevede gia’
delle misure atte a tutelare i bambini nati sul territorio nazionale,
qualora ricorrano particolari condizioni. Al compimento del 18° anno
di eta’, inoltre, i figli degli immigrati nati in Italia hanno un anno
di tempo per fare richiesta di cittadinanza. E’ da notare che lo ‘ius
soli’ e’ stato adottato, fin dal 1515, dalla Francia ”dove, grazie al
diritto di suolo, si sono create forti comunita’ straniere chiuse che
hanno generato il triste e pericoloso fenomeno delle ‘banlieue”’.

La maggior parte dei Paesi europei, invece, adotta
lo ‘ius sanguinis’, ricorda Gambetta Vianna, ”essendo, quest’ultimo,
piu’ confacente alle caratteristiche storiche, culturali e, quindi,
sociali delle popolazioni europee. Non bisogna certamente confondere e
non dobbiamo assolutamente mettere sullo stesso piano l’Italia con gli
Stati Uniti d’America, visto che gli Usa sono nati proprio per creare
una ‘nuova razza’, un ‘uomo nuovo’ (tutti termini dell’American Dream,
ndr) dal ‘minestrone’ dovuto all’immigrazione di tutte le popolazioni
del mondo. Negli Stati Uniti, pero’, lo ‘ius soli’ ha determinato una
forte presenza di comunita’ e quartieri chiusi, i ‘ghetti’, dove
poverta’ e criminalita’ regnano sovrane”.

Ma per il capogruppo del Carroccio in Palazzo Panciatichi, ”la
decisione di introdurre lo ‘ius soli’, oltre ai problemi di natura
identitaria sia per gli italiani che per gli stranieri, potrebbe
portare a gravi conseguenze. Una di queste e’, per esempio, la scelta
da parte di molte donne di emigrare nel nostro Paese, rischiando la
propria vita e quella del figlio che portano in grembo, con l’unico
scopo di dare la cittadinanza italiana al proprio bambino ed avere
delle vie preferenziali per la ”naturizzazione””.

In Italia ”non esiste per i bambini stranieri, rispetto a
quelli italiani – conclude Gambetta Vianna -, alcuna minor tutela che
giustifichi l’introduzione dello ‘ius soli’. L’unica cosa e’ il
mancato voto al compimento dei 18 anni per i figli degli immigrati e
per i parenti che non potrebbero essere ‘naturizzati”’. Intanto, la
Lega Nord Toscana iniziera’ una grande campagna sul territorio per
spiegare ai cittadini le ragioni della propria contrarieta’.

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