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IMMIGRATI: LI GOTTI (IDV), REATO CLANDESTINITA’ NON AIUTA ESPULSIONI =

      LEGITTIMO ALLARME GIUDICI, COPERTURA FINANZIARIA E’
INSUFFICIENTE

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      Roma, 14 set. (Adnkronos) – ”Come ci aspettavamo, tutti i nodi
stanno arrivando al pettine. Il reato di ingresso e soggiorno
irregolare introdotto dal cosiddetto decreto sicurezza non aiuta
affatto l’espulsione dei clandestini. E’ un vero e proprio reato di
bandiera. Il governo, infatti, continua a sbandierarlo ogni volta per
ribadire il suo impegno nella lotta ai clandestini, ma si copre di
ridicolo”. Luigi Li Gotti, avvocato e senatore dell’Italia dei
valori, condivide la preoccupazione di alcune Procure che denunciano
le difficolta’ organizzative nell’applicazione delle nuove norme del
sull’immigrazione e lamentano risorse finanziarie insufficienti per
sostenere le spese dei processi contro imputati per ingresso e
soggiorno illegale.

      Li Gotti ha letto l’articolo de ‘Il Giornale’ che difende la
politica dei respingimenti dell’esecutivo puntando il dito sulle
Procure di Torino, Milano e Genova ”gia’ pronte al boicottaggio delle
nuove regole”. ”Innanzitutto -spiega l’esponente dell’Idv
all’ADNKRONOS- va fatta una precisazione: si parla di magistratura
togata, ma e’ un errore, perche’ il magistrato competente per questo
tipo reato e’ il giudice di pace. Il ‘Giornale’ scrive che i ”giudici
ricattano il governo e ‘graziano’ i clandestini”. E’ solo una
estremizzazione della vicenda”.

      ”L’allarme lanciato dai procuratori sul rischio di
sovraffollamento degli uffici del giudice di pace -assicura- e’ del
tutto legittimo, perche’ il nostro sistema non e’ attrezzato per
gestire centinaia di migliaia di processi con costi enormi. Cosi’ come
hanno ragione i giudici quando si lamentano per l’insufficiente
copertura finanziaria delle spese”. Li Gotti non ha dubbi: ”La
soluzione del problema e’ contrastare la presenza degli irregolari
attraverso la possibilita’ dell’esecuzione dell’espulsione. E questo
si fa tramite accordi internazionali con i vari paesi, ma fino ad ora
non ne abbiamo sottoscritto nessuno”.

 ”Noi espelliamo gli irregolari -avverte Li Gotti-
ma poi ci vuole anche un paese che li riceve… Questo reato voluto
dal governo non aiuta l’espulsione dei clandestini, innanzitutto,
perche’ l’espulsione e’ gia’ prevista amministrativamente dalla legge
Bossi-Fini per chi si trova nella condizione di irregolare. E’
assurdo. Non rendersi conto dei nodi legati a questo tipo di reato e’
da veri irresponsabili”. Il senatore dell’Italia dei valori e’
convinto che il ”problema serio sollevato dalla magistratura e’ un
altro, quello delle risorse insufficienti per la celebrazione dei
processi”.

      Secondo Li Gotti la stima dei soggetti interessati da questo
reato non puo’ essere di 3660 persone come quantificato dal governo,
quando lo stesso Viminale, nel primo rapporto sugli immigrati in
Italia, prevedeva oltre 760.000 soggiorni irregolari: ”Il calcolo e’
semplice. Se il ministero dell’Interno stima che ogni processo
costera’ circa 650 euro e si moltiplica questa cifra per i 760mila
irregolari previsti, si arriva a un totale di oltre 600 milioni di
euro. Una somma enorme rispetto ai soli 30 milioni di euro complessivi
messi a disposizione dalle nuove regole varate dall’esecutivo”. Se si
fossero considerati i reali 760.000 immigrati illegali, insomma,
insiste il senatore dell’Idv, occorrerebbero centinaia di milioni di
euro.

      ”La mancanza di una copertura finanziaria -insiste Li Gotti-
significa appensantire il lavoro dei giudici dei paci con centinaia di
processi, senza contare le spese per quanto necessita per celebrarli,
dai cancellieri agli interpreti”.
 

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