Genova, 19 feb. – (Adnkronos) – Sanita’ ligure contro il pacchetto sicurezza del governo. Dopo lOrdine dei Medici di Genova e la Federazione regionale degli Ordini liguri anche altre professioni sanitarie rigettano il disegno di legge governativo relativo al pacchetto sicurezza che impone agli operatori sanitari di denunciare gli immigrati clandestini. Questa mattina i rappresentanti del Collegio di Infermieri, assistenti sanitari e vigilatrici dinfanzia (Ipasvi), dei tecnici di radiologia, dell’Ordine degli Psicologi, degli assistenti sociali e del Collegio delle Ostetriche liguri si sono riuniti insieme allassessore alla salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo per denunciare il provvedimento.
”In questi ultimi tempi – spiega Carmelo Galliano del Collegio Ipasvi della Provincia di Genova – si registrata una pericolosa riduzione degli accessi non solo ai pronto soccorso, ma anche ai servizi pediatrici da parte delle mamme con bambini che pu essere collegata a questa ipotesi di norma. Per questo, come infermieri, vogliamo lanciare un messaggio di tranquillit a tutti i cittadini assicurando loro che utilizzeremo le norme di garanzia del codice deontologico delle professioni mediche per fornire a tutti lassistenza adeguata e i diritti fondamentali”.
Montaldo conferma segnali preoccupanti derivanti dalla riduzione degli afflussi alle strutture pubbliche da parte degli immigrati. ”Ci e’ stato segnalato un caso – dice l’assessore – di un immigrato che sta seguendo una terapia oncologica che non si e’ piu’ recato in ospedale. Le norme contro cui la Regione Liguria e i rappresentanti delle professioni sanitarie liguri stanno protestando non sono ancora state approvate, nel caso lo fossero – aggiunge Montaldo – siamo pronti ad assumere uniniziativa regionale per contrastarle, essendo la sanit di competenze anche delle regioni, fino ad arrivare alla Corte Costituzionale, nel frattempo invito tutti alla mobilitazione attraverso laffissione, nelle strutture sanitarie, di cartelli in cui si comunica che non si denuncia nessuno, come stato fatto in alcuni pronto soccorso liguri”.