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Roma, 23 feb. (Adnkronos) – “La sentenza pronunciata stamane
della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che accoglie il ricorso di
24 migranti somali e eritrei che erano stati respinti in mare verso la
Libia il 6 maggio 2009 e condanna l’Italia per violazione
dell’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani che vieta
di espellere persone verso paesi dove possono subire torture e
trattamenti inumani e degradanti, ha un valore straordinario”. Lo ha
dichiarato il presidente della Commissione Diritti Umani del Senato,
Pietro Marcenaro.
“L’Italia non puo’ – ha sottolineato Marcenaro – senza violare
la legalita’ internazionale, continuare sulla linea degli ultimi anni:
in particolare in materia di respingimenti collettivi ma piu’ in
generale sul tema dell’immigrazione e dell’asilo. Della sentenza non
potra’ non tener conto il governo italiano che sta rinegoziando con la
Libia il trattato di amicizia e cooperazione. E’ evidente che dopo la
sentenza una nuova regolazione del diritto dell’asilo e della
protezione umanitaria diventa ancora piu’ urgente”.
“E’ necessario sia che l’Italia si doti di una legislazione
della quale da troppo tempo manca – ha concluso – sia che l’Europa,
insieme all’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu, individui le
modalita’ che rendano possibile alla persone esercitare il loro
diritto e richiedere protezione umanitaria senza essere obbligati ai
viaggi illegali e a rischiare la vita in mare nelle mani dei mercanti
di esseri umani”.
(Ses/Col/Adnkronos)
23-FEB-12 15:52