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IMMIGRATI: MIRAGLIA (ARCI), SODDISFAZIONE PER SENTENZA CORTE STRASBURGO =

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Roma, 23 feb. (Adnkronos) – ”Apprendiamo con grande
soddisfazione della sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani di
Strasburgo, che ha condannato l’Italia per i respingimenti dei
migranti verso la Libia attuati il 6 maggio 2009. La condanna conferma
quanto sostenevamo da tempo sull’illegalita’ delle politiche dei
respingimenti in mare”. E’ quanto sottolinea Filippo Miraglia,
responsabile immigrazione Arci.

”Come dichiara la sentenza, con i respingimenti e’ stato
calpestato il rispetto dei diritti umani delle persone, tra i quali la
possibilita’, per chi ne aveva diritto, di chiedere all’Italia lo
status di rifugiato o di presentare la domanda d’asilo. Una pratica
che ha costretto centinaia di profughi in Libia, dove hanno vissuto
condizioni drammatiche, violenze e abusi di ogni genere rinchiusi per
molti mesi nei centri di detenzione. L’Italia -continua- ha senza
dubbio una responsabilita’ diretta sulle conseguenze dei
respingimenti. Il nostro Paese e’ stato infatti condannato dalla Corte
di Strasburgo per trattamenti degradanti e tortura, avendo violato
l’articolo 3 della Convenzione sui diritti umani. Un reato, quello di
tortura, che il nostro ordinamento e’ ancora tra i pochi a non
contemplare”.

”Questa sentenza rappresenta anche l’ennesimo giudizio
autorevole, a livello internazionale, sulla illegittimita’ dell’intero
impianto delle politiche sull’immigrazione del governo Berlusconi.
Ancora una volta -aggiunge Miraglia- risulta evidente l’obiettivo
esclusivamente ideologico e  persecutorio, in disprezzo della legge
italiana e delle convenzioni internazionali, che ha guidato le scelte
del Ministro Maroni e dell’ex governo di centro- destra. Tutto cio’
deve rappresentare una chiara indicazione per l’attuale governo e per
il Parlamento: i provvedimenti ingiusti e discriminatori vanno
immediatamente modificati e, nell’ambito della cooperazione tra
governi, vanno rivisti al piu’ presto gli accordi in vigore, seguendo
le indicazioni della Corte Europea per i Diritti Umani”.

(Sin/Ct/Adnkronos)
23-FEB-12 15:26

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