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IMMIGRATI: MONS. MARCHETTO, CON DDL SICUREZZA RISCHIO NUOVI GHETTI =

Citta’ del Vaticano, 3 giu. (Adnkronos) – Le norme relative
all’immigrazione del ddl sicurezza del governo in discussione al
Parlamento italiano rischiano di creare una societa’ parallela di
cittadini invisibili, di costruire dei nuovi ghetti, di far crescere
il numeri di cittadini apolidi. E’ questo l’allarme lanciato dal
Segretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti,
mons. Agostino Marchetto, in un’intervista rilasciata al mensile dei
paolini, ”Jesus”.

      In merito al pacchetto sicurezza, mons. Marchetto ha affermato:
”Devo dire che le mie preoccupazioni sono tante. C’e’ il rischio di
creare una societa’ di invisibili, non dobbiamo creare una societa’
parallela di immigrati, prima di tutto per non avere ghetti e poi per
rispetto alla dignita’ della persona umana di ognuno, in situazione
regolare o meno. Vi e’ a questo proposito una convenzione
internazionale a difesa dei diritti di tutti i lavoratori migranti e
dei membri delle loro famiglie, ratificata da piu’ di 40 Stati. Tra
essi non c’e’ l’Italia e nemmeno altri paesi ‘cosiddetti’ sviluppati.
Il rischio e’ far crescere in Italia il numero degli apolidi, che nel
mondo sono circa 5 milioni”.

      In merito al tema piu’ ampio dell’accoglienza in riferimento
all’Italia, il Segretario del dicastero dei migranti ha osservato:
”E’ una questione fondamentale della societa’: dobbiamo stare attenti
che nell’immagine collettiva e individuale non si crei il collegamento
tra chi e’ legittimamente diverso e chi e’ il mio nemico”.

”Bisogna – ha aggiunto mons. Marchetto – cioe’
combattere la discriminazione, la xenofobia, il razzismo che sono cose
diverse ma che spesso conducono agli stessi atteggiamenti di chiusura,
animosita’, offesa, violenza”.

      In questo senso mons. Marchetto si e’ richiamato anche a quanto
ha detto il Presiedente della Repubblica e ha ricordato che ”forse
pensare al carico di dolore e miserie che il mio prossimo, proveniente
da lontano, porta con se’, potrebbe aiutare a vincere la xenofobia e
ad aprire il cuore”.

      ”Cosi’ come – ha detto ancora mons. Marchetto – aiuta ricordare
l’opera di centinaia di migliaia di irregolari che operano e servono
nelle nostre case e danno forse il contributo piu’ valido alla
costruzione di una societa’ interculturale. Si pensi infine al legame
sviluppo-migrazione, binomio che sta andando sempre piu’ nell’agenda
degli incontro internazionali”.

 

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