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Citta’ del Vaticano, 8 gen. (Adnkronos) – "Un uomo di Chiesa non
puo’ fare altro che chiedere che termini la violenza e si torni alla
ragionevolezza e, pur nel ritorno all’ordine, si cerchi di andare al
fondo dei problemi e di capire le ragioni degli uni e degli altri. E’
necessario il dialogo, anche se questa puo’ sembrare inflazionata, ma
e’ l’unica strada per cercare la soluzione a problemi difficili in un
contesto di crisi che tutti conosciamo". E’ quanto ha detto
all’ADNKRONOS, monsignor Agostino Marchetto, Segretario del Pontificio
Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, in merito ai gravi
disordini ancora in corso a Rosario fra immigrati e popolazione
locale.
"E’ necessario certamente affrontare la quesitone dell’ordine
pubblico – ha spiegato l’arcivescovo – ma e’ improntate anche tornare
al dialogo, a soluzioni pacifiche, e’ necessario che qualcuno trovi il
modo di dirlo". La posizione della Chiesa, ha aggiunto il
rappresentante vaticano, non muta: "Abbiamo sempre chiesto da una
parte l’accoglienza e dall’altra, a coloro che arrivano qui, di
rispettare le leggi italiane; bisogna coniugare insomma rispetto delle
leggi e rispetto dei diritti umani degli immigrati. E’ una posizione
scomoda ma e’ quello che chiede la Chiesa e che spesso ha ripetuto il
Papa".
”Certo – ha aggiunto ancora monsignor Marchetto – la crisi
economica globale acuisce le difficolta’ che sempre ci sono ma non
dobbiamo guardare solo al dato problematico; bisogna ricordare che
molte delle funzioni svolte dagli immigrati, per esempio
nell’agricoltura nel Sud del Paese o nel settore della lavorazione
delle pelli nel nord, non sono piu’ svolte dagli italiani. Da alcuni
anni – conclude – ormai a livello internazionale si ragiona sul nesso
immigrazione e sviluppo in termini positivi".
(Fpe/Gs/Adnkronos)
08-GEN-10 11:37