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Citta’ del Vaticano, 6 apr. (Adnkronos) – ”E’ auspicabile che
il reato di clandestinita’ venga tolto e che si passi alla
sperimentazione di un permesso temporaneo di soggiorno che valga un
anno invece dei sei mesi ora previsti, in tal modo si permetterebbe
agli immigrati di creare lavoro o di cercare lavoro. Del resto il
reato di clandestinita’ e’ penale e non amministrativo e il carcere
non e’ certo il luogo piu’ idoneo per gestire questi problemi”. E’
quanto ha detto all’ADNKRONOS Monsignor Bruno Schettino, vescovo di
Capua e Presidente della Commissione migrazione della Cei.
Monsignor Schettino spiega poi che nel centro di Santa Maria
Capua Vetere, uno dei siti dove sono stati destinati gli immigrati
arrivati nei giorni scorsi ”si trovano ora circa 1000 persone. Il
centro e’ gestito dai militari e dalla croce rossa, ma come diocesi
abbiamo portato a queste persone scarpe, cappelli, sigarette, sapone,
detersivo, shampoo e altri generi di prima necessita”’.
”Non sappiamo – spiega ancora Monsignor Schettino – quanto
queste persone rimarranno qua, dipende dalle scelte che si faranno a
livello internazionale, dagli accordi bilaterali con altri Paese e dal
fatto che gli venga concesso il permesso di soggiorno temporaneo con
il quale molti di loro potrebbero andare in altre citta’ del nord, in
altri Paesi oppure tornare casa”.
(Fpe/Ct/Adnkronos)
06-APR-11 13:06