LA DENUNCIA DELL’ORGANIZZAZIONE, MOLTI ENTRATI IN ITALIA CON
VISTO REGOLARE
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Roma, 17 nov. – (Adnkronos) – "Circa 700 migranti che vivevano
in un campo abbandonato a San Nicola Varco, nei pressi di Eboli, sono
stati sgomberati la scorsa settimana dalla polizia italiana. Molti di
loro sono stati trasferiti nei Centri di Identificazione ed Espulsione
(Cie) piu’ vicini. I migranti, tutti marocchini, lavoravano in nero
nel settore agricolo, sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli nei
campi e nelle serre sella zona". E’ quanto si legge in una nota
dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
"Nel mese di luglio un team dell’Organizzazione Internazionale
per le Migrazioni (Oim) aveva scoperto che molti dei migranti presenti
nell’area erano entrati in Italia con un visto regolare – prosegue la
nota – Molti dicevano di aver dovuto pagare una somma di denaro, fino
a 8.000 euro, a un ‘intermediario’ della loro stessa nazionalita’ e un
datore di lavoro italiano, che aveva promesso di assumerli
regolarmente nell’ambito delle quote stagionali previste dal governo
italiano. Una volta in Italia, il datore di lavoro e’ scomparso o, a
volte, si e’ semplicemente rifiutato di assumerli. Senza un contratto
di lavoro, i migranti sono diventati irregolari e molti sono caduti
vittime di situazioni di sfruttamento, costretti a lavorare nei campi
per 15 o 25 euro al giorno".
"Abbiamo scoperto che molti migranti avevano con loro un visto
con nomi e cognomi dei datori di lavoro italiani che si sono rifiutati
di assumerli – afferma Peter Schatzer, Capo missione dell’Oim in
Italia – Abbiamo quindi raccolto e fornito informazioni alle autorita’
competenti al fine di cercare di offrire protezione a quei migranti
disposti a collaborare per sgominare questa frode".
"In mancanza di una risposta in tal senso – si
legge nella nota – l’Oim teme che lo sgombero dei migranti truffati
rischi di interrompere l’indagine in corso". "Se cio’ accadesse –
aggiunge Schatzer – le persone che hanno organizzato e hanno tratto
beneficio da questa frode resterebbero impuniti, mentre i migranti,
truffati e vittime di individui senza scrupoli, correrebbero il
rischio di essere denunciati, cosi come previsto dall’attuale
legislazione italiana, per la loro situazione di irregolarita’".
"Inoltre, lasciare impunita questa frode potrebbe costituire un
precedente negativo – prosegue Schatzer – la quota di lavoro
stagionale potrebbe di nuovo essere utilizzata da truffatori per
ingannare altri migranti in cerca di migliori condizioni di vita". "Il
lavoro nero – spiega l’Oim – molto diffuso in Italia e in particolare
nel settore agricolo, contribuisce, secondo le statistiche, a una
quota compresa tra il 15,9 e il 17,6 % del Pil del Paese".
Il problema della domanda di lavoro nero e’ al centro di una
campagna dell’Oim. "La campagna ‘Acquista in modo responsabile’
(www.buyresponsibly.org) – spiega l’organizzazione – ha non solo lo
scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla piaga del lavoro
nero, ma intende anche incoraggiare i consumatori a rivestire un ruolo
attivo nella lotta allo sfruttamento di manodopera lavorativa".(Laf/Col/Adnkronos)
17-NOV-09 14:29