NON SARANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE ALTRI SETTORI Roma, 13 lug. – (Adnkronos) – L’intervento del governo per far
emergere dal lavoro nero colf e badanti non sara’ esteso ad altri
settori. Lo ribadisce con chiarezza il ministro del Welfare, Maurizio
Sacconi, intervistato a ‘RadioCity’. "Quando sono stati programmati i
flussi migratori si e’ cercato di individuare la misura e la qualita’
compatibile con le caratteristiche del nostro mercato del lavoro",
ricorda il ministro, aggiungendo che "in questo momento, si deve
pensare anche a tutelare coloro che gia’ sono nel mercato: italiani e
immigrati regolari che sono spesso i primi a pagare le conseguenze
della disoccupazione".
Colf e badanti, osserva Sacconi, "sono professioni per le quali
non ci sono sufficienti possibilita’ di trovare nella nostra comunita’
soluzioni ai problemi di tante famiglie". Il provvedimento e’ per
questo "selettivo": mira a preservare "una rigorosa deterrenza nei
confronti della clandestinita’" a "far venire meno il commercio di
carne umana" e vuole essere "un incoraggiamento al flusso regolare".
Per ottenere questi risultati, prosegue il ministro, "i percorsi
di integrazione devono essere efficaci e ordinati", per "offrire una
prospettiva di cittadinanza", attraverso "attente verifiche sulla
correttezza del datore di lavoro, in particolare sui datori di lavoro
stranieri per evitare forme elusive di ricongiungimento". Infine, un
passaggio sulle critiche arrrivate dall Cgil: "come al solito non e’
consenziente, ma una posizione frutto di pregiudizio", puntualizza
Sacconi.
(Fin/Zn/Adnkronos)
13-LUG-09 16:18