RICHIESTA CONTENUTA ANCHE NEL RAPPORTO DEL CONSIGLIO D’EUROPA
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Roma, 28 apr. (Adnkronos) – L’associazione ‘Save the Children’
accoglie "favorevolmente" il rapporto della delegazione del comitato
del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura diffuso oggi e
si unisce alla sua richiesta alle autorita’ italiane per "una
immediata revisione delle attuali pratiche di intercettazione e rinvio
dei migranti, volta alla garanzia dell’assistenza umanitaria e
sanitaria a tutte le persone sotto la giurisdizione italiana, compresi
coloro che vengono intercettati in mare al di fuori delle acque
territoriali".
L’organizzazione conferma "le preoccupazioni gia’ espresse in
passato sul coinvolgimento di minori nelle operazioni di rinvio di
migranti, principalmente in Libia, circostanza che le autorita’
italiane non avevano mai confermato ne’ smentito pubblicamente, ma che
e’ stata confermata dal rapporto odierno del Consiglio d’Europa: dai
dati, emerge che tra le 602 persone rinviate in Libia, almeno 12 erano
minori e 4 le donne incinte
Denuncia Valerio Neri, direttore generale per l’Italia di ‘Save
the Children’: "Durante queste operazioni di rinvio non si e’
proceduto all’identificazione dei migranti ed anche nei casi in cui e’
stata ravvisata la palese presenza di minori, questi sono stati
comunque rinviati in Libia, contravvenendo cosi’ sia a norme di
diritto internazionale, come il Codice Schengen relativo al principio
di identificazione, sia italiane, come il Testo Unico
sull’immigrazione che prevede l’inespellibilita’ di minori". (segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
28-APR-10 15:39