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IMMIGRATI: SINODO AFRICA, SI STANNO EMANANDO LEGGI POCO CRISTIANE

Citta’ del Vaticano, 20 ott. – (Adnkronos) – In materia di immigrazione e respingimenti in mare ”Purtroppo oggi in nome della crisi globale si stanno emanando leggi e iniziative poco cristiane che vanno contro i diritti umani e universali. L’Europa non puo’ ripudiare queste verita’ imprescindibili”. A parlare al Sir, l’agenzia stampa della Cei, e’ mons. Gabriel Charles Palmer-Buckle, arcivescovo di Accra (Ghana), tra i partecipanti al Sinodo per l’Africa in corso in questi giorni in Vaticano. ”E’ triste pensare che l’Europa cattolica, l’Italia e la Spagna possano prendere decisioni contrarie al Vangelo – dice mons. Palmer-Buckle – I giovani africani sanno dei respingimenti ma sperano di farcela comunque. Dobbiamo aiutare i nostri giovani ad apprezzare la vita come un dono che va fatto fruttificare”. L’arcivescovo di Accra ricorda che lo scorso mese di agosto tutte le Chiese dell’Africa occidentale si sono incontrate per parlare di ”giovani e migrazioni”. ”La migrazione e’ un diritto dell’uomo, la persona deve poter emigrare e vivere dove vuole – sottolinea – Ma in questo momento dobbiamo aiutare i nostri giovani. Diciamo loro che se Dio li ha fatti nascere in Africa e’ perche’ ha sicuramente dei piani per loro. Se hanno una formazione farebbero meglio a restare sul posto per aiutare lo sviluppo del proprio Paese e continente”. Pero’, precisa l’arcivescovo di Accra, in tanti Paesi africani ”c’e’ poverta’ materiale, manca la liberta’ sociale e religiosa, allora i giovani piu’ preparati vanno all’estero a cercare una vita migliore. Consigliamo loro di partire solo quando hanno tutti i documenti in regola, per non correre dei rischi inutili”. A proposito della presenza di interessi cinesi in Africa risponde: ”Non abbiamo paura della Cina. Se abbiamo trattato con l’Europa per 400 anni, possiamo anche trattare con la Cina. Ne abbiamo gia’ viste tante di situazioni di sfruttamento. Certamente oggi i nostri governi hanno gli occhi piu’ aperti. In Sudan c’e’ la guerra da oltre 30 anni e l’Europa non ha mai fatto niente. Perche’ solo oggi, con la presenza della Cina, inizia ad urlare? E’ sempre una lotta tra interessi. Non dobbiamo avere paura dei cinesi ma saper parlare con loro a quattr’occhi”.

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