Elvio Pasca
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Roma, 13 ott. – (Adnkronos) – L’Europa e’ ”consapevole che la
risposta all’immigrazione clandestina non puo’ essere considerata solo
un problema degli Stati dell’Europa meridionale. E’ una questione di
solidarieta’, tutti gli Stati devono sentirsi solidali in un impegno
che dovra’ durare anni”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della
Commissione europea Antonio Tajani, intervenuto alla prima conferenza
dei prefetti in corso alla Scuola superiore di amministrazione
dell’Interno.
A questo scopo, ha rilevato Tajani, ”sono stati varati
strumenti di azione importanti e sono state destinate risorse”, in
un’ottica di ”approccio globale al fenomeno che riesca a coglierne
complessivamente tutti gli aspetti” e secondo i tre capisaldi del
diritti di asilo, del rafforzamento dei controlli alle frontiere e
della cooperazione con i Paesi di origine del fenomeno.
A giudizio di Tajani e’ ”determinante una maggior presenza
europea nel continente africano”. Si tratta, ha spiegato, di ”uno
dei piu’ grandi mercati in cui si registra una sempre maggiore
presenza cinese, brasiliana e indiana. In questi anni l’Europa ha
guardato ad Est ma non abbastanza all’Africa, mentre e’ un interesse
di tutta l’Europa favorire la stabilita’ politica e la crescita
economica di quel continente. Solo cosi’ -ha avvertito il
vicepresidente della Commissione Ue- potremo intervenire alla radice
del fenomeno dell’immigrazione. Gli africani guardano all’Europa,
chiedono infrastrutture di qualita’: non e’ solo business, e’
strategia politica”.
(Mac-Mli/Col/Adnkronos)
13-OTT-09 14:06
