‘MA TENERE CONTO DELLA QUESTIONE DEI RIFUGIATI’ Bruxelles, 8 mag. – (Adnkronos/Aki) – Il respingimento delle
imbarcazioni di clandestini sulle coste libiche e’ anche la "filosofia
di Frontex", l’agenzia delle Frontiere Ue, sebbene "si debba tenere
conto della questione dei rifiugiati". E’ il commento del
vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, che si trova in
questi giorni a Malta, raggiunto telefonicamente da ADNKRONOS
International. In effetti la Commissione Europea, e soprattutto il
commissario alla Giustizia Jacques Barrot, ha piu’ volte raccomandato
di seguire la via di accordi Ue con i paesi di origine per evitare le
partenze e con quelli di transito per evitare che i clandestini
salgano verso le coste europee su imbarcazioni precarie ad alto
rischio di morte.
"Ci sono gia’ vari accordi bilaterali degli stati membri con i
paesi di transito e di provenienza in questo senso – ha spiegato il
vicepresidente – ed e’ del resto la filosofia di Frontex che vuole
percorrere questa strada". L’esempio e’ quello degli accordi
dell’Italia con la Libia, "mi auguro – ha proseguito Tajani – che sia
seguito anche a livello europeo, e’ certamente un modo per affrontare
il problema".
Naturalmente, avverte pero’ il commissario, "bisogna tenere
conto della questione dei rifugiati, che e’ una cosa diversa da quella
dei rifugiati. Di essi pero’ devono farsi carico tutti gli stati
membri Ue e non soltanto quelli piu’ esposti". Tajani non ha pero’
voluto commentare le critiche dell’Onu sull’impossibilita’ di vagliare
se tra i clandestini respinti in Libia ci fossero anche rifugiati
bisognosi di protezione. "E’ una questione che devono valutare gli
stati membri", ha detto.
(Gdr/Col/Adnkronos)
08-MAG-09 16:13